domenica 28 ottobre 2018
L'AMATA ( Lettere di e a Elsa Morante ) 4
4 Giugno 1940
Da R.T.M. a E.M.
(..)Mio amorino, cara, viola mia, uccellino mio, sono le tre di notte
ma io non posso dormire perché nel mio letto grande il tuo posto
è vuoto. Sono rimasto fino adesso parlare di te con mio amico e
la sua sorella. Essi dicono che tu devi essere una cosa proprio
straordinaria; ma come possono dire se non conoscono ancora!
Io ho detto a loro che tu non sei una cosa straordinaria, ma una
cosa che fa morire per amore. Ciascuna cosa che tu dici e fai è
di amore; io penso un cieco e un fantoccio chi non ama te. Ma è
meglio che non tutti vedano te, perché io soffro troppo quando
alcun altro ti ama.Mia fortuna è che adesso nessuno ti ama oltre
di me. Ciò devi credere, non devi ascoltare tue fantasie di
bambina. Tu sei come la solita bambina che sempre eri stata,
anche quando dicevi le tue grandi ragioni e ti davi arie di donna
Come posso lasciare sola la mia bambina nella notte adesso che
posso averla? Il telefono è una grande tentazione per me. Vorrei
telefonare ancora come ieri notte, e poi viene la voce di zitella
che dice: qui tutti dormono, e dopo sento la tua vocina molto
dignitosa. Poi tu scendi e mi dici: non fare più. Oh, dearie,
basta di fare così! Sapevo che tornato non ti avrei avuto subito,
ma come posso pensare te in una medesima città con me e in un
altro letto che non è mio? Basta! Questa è cosa contro natura, è
una maledizione, tu sei pazza! Io guarirò la mia pazza! Mio
letto senza te è come l'inferno: io voglio venire e portare via te
e spogliarti come prima e farti una cosa tutta di baci, come eri
prima! Tu sei mia e non puoi dire di non baciare ciò che è mio!
Io ti porto qui, Elsie, anche se tu dici di no, non aspetto più
tardi che domani. La mia notte di domani sarà con te: io bacio i
tuoi piedini, e gambe e ginocchia, e bacio te dentro come un
pazzo da farti gridare e mordermi d'amore come una tigre.
Ricordo che parole gridavi quando io ti baciavo così! Ma io ti
facevo aspettare a darti ciò che volevi perché volevo prima
baciarti e farti morire per voglia di lui. Elsie, io sarò pazzo
stanotte. So che in un'altra casa c'è mia tiny come prima e io
voglio e non posso baciare le sue due cose nudine, care,
sorelline, e lei, la mia, e mordere e baciare il suo culetto mio
amore, e la spalluccia bianca, e la bocca di una bambina coi
dentini distanti, e tutto, tutto che è mio, mio! No, no, basta!
Sono quattro giorni da mio ritorno, Elsie, io sapevo che dovevo
ancora aspettare perché dicerto in questi anni tu avevi penzato
il senso di me. Ma adesso! perché non basta? Tu mi hai baciato
subito a vedermi. Perché allora? Allora perché non hai scritto
che non vuoi vedermi piuttosto? Elsie, mia dearie, tu sai che
nessuna donna sarà come te per me. Ti ricordi quella volta a
Capri quando tu piangevi perché andavo con la suonatrice e io
ti dissi che nessuna è come te. Di altre posso amare la bocca, le
mani o molte cose, ma tu sei tutta come voglio io, non potrò mai
trovare una donna nata per me come tu sei in tutto! Ciò ti
ripetevo sempre e sarà sempre uguale per tutta la mia vita. Se ti
vedo, sarà sempre come adesso, subito la mia bocca non potrà
restare senza baciare e dirti cose gentili, e dunque avrò gelosia
di te più che di tutti perché tutto è mio ciò che è in te, mio.
Vieni domani nel mio letto. Voglio rinchiudere te come prima
con le mie braccia e gambe. Il tuo sonno e respiro è mio!
Dicky (…)
Lettere di e a Elsa Morante da L' amata ( a cura di Daniele Morante )
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Che lettera appassionata, anche se mi è arrivato l'amaro di uno che ama in modo possessivo, che ama pensando più a ciò che prova e desidera lui piuttosto che l'altral...
RispondiEliminaNon dimentichiamoci che l'Amore ( in tutte le sue accezioni) e una cosa, la Passione un'altra. E quest'ultima può essere una componente dell'amore… ma non l'Amore tout court.
RispondiEliminaSicché questa non chiarezza talvolta può rivelarsi fatale nei rapporti.