giovedì 17 ottobre 2019
QUEL CHE SO DI LEI 5
(…) Ora torna la sua immagine alla mia memoria : gli occhi neri e
le labbra rosse. Una maschera al centro della stanza. Poi
Oriana china il capo. E' sola e lo sa. Parla tra sé e sé.
" Mi sono sempre sentita fuori posto. Nel tempo la solitudine mi
è diventata necessaria. Il solo modo per sfuggire a tutto quello
che considero stupido, falso, volgare, brutto. Le cose dentro di
me - quelle mie - cercavano riparo."
Si gira di profilo, sembra riflettere, sembra andare via. Poi ci
ripensa, mi guarda, mi fissa. Sorride.
" Il più bel monumento alla dignità umana per me resta quello
che vidi su una collina del Peloponneso. Uomini assetati di
libertà le avevano incise coi loro coltelli sulle cortecce degli
alberi durante l'occupazione nazifascista. Tre lettere che in
greco significano " No. Anch'io ho detto " No ".
Si toglie la parrucca. E' completamente calva. Si ripara con la
mano dalla poca luce nelle stanza e mi sussurra : " Io è un
altro. Questa non è …"
La Fallaci svanisce. (…)
Monica Guerritore da Quel che so di lei ( Donne prigioniere di amori straordinari )
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