La morte di Matilde Calderòn
(…) Dietro l'atteggiamento disinvolto e il comportamento da
ragazzina innamorata, Frida nasconde un'esperienza dolorosa
fuori del comune. Tutta la sua vita è fatta di momenti difficili.
Nata nel 1907 da una famiglia squattrinata, capisce in fretta
che non avrà molto da aspettarsi. Suo padre Guillermo ha
avuto una vita dura. Fotografo ufficiale ai tempi di Porfirio
Diaz, la rivoluzione l'ha lasciato senza denaro, senza avvenire
e vive di espedienti. E' Matilde Calderòn, la madre di Frida
che deve occuparsi di far quadrare il bilancio domestico
vendendo suppellettili e mobili, affittando camere agli
scapoli di passaggio e facendo meschine economie su tutto
quanto. Questa madre sembra aver avuto un ruolo minimo
negli affetti di Frida : troppo pia, bigotta, dura e
contemporaneamente riservata, sfigura al fianco di Guillermo,
così artista, così fragile, così poco realista. Lei, così graziosa
e viva nella sua giovinezza, per proteggere la famiglia è
divenuta autoritaria e severa. " Mi iefe ", dice di lei Frida,
" mio padrone". Come Diego, ha conosciuto l'abbandono
materno nella primissima infanzia: spossata dalle continue
gravidanze, alla nascita di Cristina ( un anno dopo Frida ),
Matilde sprofonda nella depressione e non può più occuparsi
delle bambine. La balia che allatta Frida è il pendant della
Antonia di Diego, la madre india.Tuttavia è senza dubbio dalla
madre che Frida eredita quello che la distingue dalle altre
ragazze della sua classe: quell'energia, quello sguardo lucente
e la devozione quasi religiosa all'ideale rivoluzionario.
Suo padre, così fragile e così sognatore è l'uomo- bambino che
Frida cercherà per tutta la vita. (…)
Jean- Marie Gustave Le Clézio da Diego e Frida ( Un amore assoluto e impossibile )
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