Monaco 22 / 12 / 1921
(…) Mia cara Anna,
mi sorprendo a trovare una gioia tutta particolare nello
scriverti giacché la penna può darti del tu, e tutto ciò per me si
spiega soltanto con i sentimenti che, nei giorni davvero
bellissimi di Vienna, ho imparato a percepire sempre più
forti per te. L'altro ieri, vicino a Salisburgo, guardando le
montagne nella magnifica luce del sole, ho sentito un amaro
dispiacere nel non essere potuta restare ancora un poco
insieme in quel luogo…
Di fuori splende una specie di sole d'aprile;è ancora così anche
da voi? La prima notte ho sognato intensamente e - almeno cosi
mi sembra - in modo assolutamente rivelatore.A Vienna, infatti,
come ti ho già raccontato, mi è capitato spesso di sognare un
colloquio con tuo padre, e questo era certo un modo di
recuperare ciò che i miei desideri mi facevano balenare come
vero, benché a livello cosciente non lo avrei mai disturbato
rubandogli del tempo. Ora invece il sogno si è trasformato in
una lunga conversazione con te - su che cosa esattamente non
lo ricordo, ma certo su qualcosa che abbiamo profondamente
in comune, e ci troviamo in cammino da qualche parte, verso
quale luogo non saprei dirlo, ma di sicuro verso una stessa
meta.Al risveglio, mi è rimasta addosso quella sensazione di
cui abbiamo parlato: che nella separazione non si diventa
pienamente coscienti della perdita, bensì del possesso.
Io lo sento in me in modo così preciso e vivo, e ti tengo con me
- che tu lo voglia o no - per sempre.
Cara Anna, saluta di cuore da parte mia i tuoi genitori e tutti
in casa.
E te, ti bacio sulla bocca
Lou (…)
Legami e libertà Lettere di Lou Andreas- Salomé e Anna Freud
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