" Morire per dormire. Nient'altro. E con quel sonno calmare i dolorosi battiti del cuore, e le mille offese naturali di cui è erede la carne. Questa è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire per dormire. Forse sognare…" ( W. Shakespeare )
SONJA MAYERS
(..)Il sabato dopo la scuola passavo a trovare il nonno.Ci sedevamo
al tavolo e giocavamo a scacchi. Ogni tanto si dimenticava il
mio nome, o quello del pezzo che teneva in mano. A volte
chiedeva quando sarebbe rientrata in casa sua moglie.La nonna
era morta da vent'anni, ma questo non potevo dirglielo. Così
gli dicevo che sarebbe rientrata più tardi. Lui si calmava e
continuava a giocare. C'era una fotografia della nonna sopra
il comò. Una giovane donna non particolarmente bella, su un
viso su cui non spiccava niente. Portava una camicia chiara e
una collana. Aveva un sorriso sottile da cui non trapelava nulla,
ma il nonno era dell'idea che si prendesse gioco di lui. Una
volta tolsi la foto dalla cornice per guardarla meglio. Sul retro
c'era scritto qualcosa a matita.
21/ 3 /III
Mi sono ammalata
e sono morta
da protagonista
della mia tragedia
intitolata:
TUTTO INVANO
Neanche il nonno seppe cosa dire. Rimisi la foto nella cornice e
continuammo a giocare. Pensò a lungo, poi disse:
" Metto il soldato in C7 ". (…)
Robert Seethaler da Il campo
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