lunedì 24 settembre 2018

L'ARCOBALENO SUL RUSCELLO 1

 
 

                " Occhio per occhio, e il mondo diventerebbe cieco" ( Khalil Gibran )


(…) Il perdono non può nascere se non dal cuore che è capace di
       provare pietà e compassione e di sacrificare il proprio Io, la
       propria individualità, il proprio egoismo, e in particolare le
       proprie pulsioni. Nel perdono ci allontaniamo dal male: dal
       male delle ritorsioni, delle vendette e dal passato; e a chi è
       perdonato, ma anche a chi perdona, si dischiude un altro 
       futuro e un' altra speranza. Solo nel perdono rinascono
       possibilità di redenzione che sigillano la vittoria del bene: di
       un bene che sorpassa ogni dimensione naturalistica della vita
       e che diviene trascendenza. Ci sono state - e ci sono- grandi
       testimonianze umane che hanno saputo sciogliersi dalle catene
       del risentimento e della vendetta dinanzi ad oltraggi crudeli;
       e noi tutti siamo chiamati a perdonare, al di là delle nostre
       fragilità e delle nostre debolezze, delle nostre paure, se la
       generosità e la speranza vivono nel nostro cuore. (…)


Eugenio Borgna  da  L' arcobaleno sul ruscello ( Figure della speranza )

3 commenti:

  1. Bisogna pentirsi per ricevere perdono. Altrimenti è un assolvere se stessi

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  2. si.
    E' una condizione indispensabile; diversamente è solo buonismo di chi perdona che non assolve tuttavia il perdonato.

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  3. Concordo con quanto affermato dall'autore...

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