lunedì 1 aprile 2019
LA SEDUZIONE ( Pericle e Aspasia ) 3
(…) Cos'altro era - del resto - ciò che faceva un uomo di fronte a
un'assemblea se non tentare di sedurla? Il grande oratore che
era sempre stato Pericle, da quando aveva incontrato Aspasia,
era diventato anche un vero e proprio seduttore. Un seduttore
implacabile. Dominato dall'ossessione di suscitare amore,
desideri incontenibili fra i suoi ascoltatori.A considerare bene
le cose, anche quella mattina egli aveva sedotto i suoi
ascoltatori con le sue parole vibranti sulla grandezza della
città modello. Infine aveva esaltato chi si innamora della città
e proprio per questo amore cade e dunque resta per sempre.
L'eros di Ettore e Achille nelle grandi storie del passato. L'eros
che domina gli esseri umani e fa loro tremare le gambe. Quello
stesso eros come potere in città e per la città.
Che diavolo Aspasia; che diavolo Pericle! Si cominciò a dire
che quell'entrata sconcertante e trionfale e quel discorso così
straordinario fossero stati preparati per giorni e giorni nelle
pause fra i feroci amplessi che univano Pericle e Aspasia e
durante le interminabili chiacchiere erotiche che condividevano
a letto, dopo l'amore, lontani da sguardi indiscreti.Si disse tutto
questo per corroborare un'idea: come nella guerra che Atene
aveva sferrato contro Samos nove anni prima, una guerra
fortemente voluta da Aspasia per difendere la sua Mileto, così
anche stavolta era la donna che aveva spinto Pericle alla
guerra, la donna che sempre porta lotte e contese e guerre,la
donna che seduce con i sorrisi e in effetti vince e domina e
spinge gli uomini alla follia della distruzione reciproca.
Come Elena, la donna bellissima che aveva portato gli Achei a
sferrare un lungo assedio alla lontana Troia. Come Elena con
Menelao,così era Aspasia con Pericle. (…)
Matteo Nucci da L'abisso di Eros ( Seduzione )
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