domenica 23 aprile 2017
L'ESPERIENZA DEL DISTACCO 5
(...) La simbiosi non viene vissuta però solo nelle situazioni che
ritengo ottimali perché garantiscono il ritmo di essere
simbiotici, distaccarsi e poi evolversi. Anzi, noi esprimiamo il
nostro desiderio di simbiosi in ogni tipo di rapporto. Anche in
questo caso non mi sembra che ciò sia sbagliato; diventa
problematico solo quando alla simbiosi non segue il distacco,
per lo più non perché si abbia la sensazione di non aver
ricevuto sufficiente carica vitale, ma perché si ha una forte
esigenza di totalità che la simbiosi non può esaudire.
Hanno difficoltà ad uscire dalla simbiosi anche le persone che
non hanno mai potuto viverla. Un bambino che non può
fondersi con sua madre, avrà difficoltà a sviluppare
l'autonomia tanto quanto un bambino che la madre non vuole
emancipare dalla simbiosi. Esperienze simili avranno una
ripercussione sulle successive esperienze di separazione e sull'
aspirazione all'autonomia. Poiché l'aspirazione della simbiosi
per un verso e al distacco e all'individuazione per l'altro
costituiscono il ritmo ininterrotto dello sviluppo psichico
umano, i progressi verso l'individuazione sono minacciati ogni
volta che viene dato troppo poco spazio alla simbiosi. Ciò può
anche voler dire che la si cerca alla fonte sbagliata. Potrebbe
anche essere che si pretenda che sia esclusivamente una
persona ad appagare le nostre esigenze di simbiosi e che a
questo modo si proietti sul partner l'esigenza di fondersi con
qualcosa di trascendente. Certo le cose stanno in modo tale
che l'esperienza di simbiosi con qualcosa di trascendente può
venire fatta proprio attraverso l'esperienza amorosa: non è
però il partner stesso che deve realizzare questo desiderio.
La realizzazione di questa esperienza trascendente dipende dal
rapporto con il partner. Se però consideriamo il partner come
colui che deve appagare le nostre esigenze simbiotiche, allora
pretendiamo da lui una grandezza e un quid di assoluto che
supera le sue possibilità. In questo modo il ritmo di simbiosi,
distacco e individuazione viene disturbato perché i tempi del
distacco dal partner, i tempi in cui si possono scoprire nuovi
tratti, vengono vissuti solo come deficit, mentre potrebbero
fornire proprio le premesse per sperimentare in maniera nuova
la trascendenza in quello che un tempo era il proprio partner.
Potrebbe dunque verificarsi che, quando ci si attende l'
appagamento delle tendenze simbiotiche dalla fonte sbagliata,
si ottenga solo una maggiore difficoltà a raggiungere il
distacco e l'individuazione. E' naturale che ci si chieda se le
persone capaci di permettersi una simbiosi ottimale siano
anche quelle le cui esperienze di lutto si svolgono in
tranquillità. (...)
Verena Kast da L' esperienza del distacco
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