(...) Pinocchio è una storia straordinaria, piena di dolore.
Pinocchio soffre terribilmente della sua condizione che - a ben
guardare - è tremenda: è di legno e non di carne come tutti gli
altri bambini; non ha un papà e una mamma, ma è nato da un
vecchio falegname fallito che da un pezzo di legno inservibile
ha tirato fuori- senza troppo talento artistico - un burattino.
In questa situazione Pinocchio sente troppo la sua diversità e
cerca di reagire con la bugia: un artificio straordinario che
invece viene colto moralisticamente come " peccato".
La bugia è lo strumento espressivo della fantasia di Pinocchio,
del suo desiderio di essere come gli altri, di farsi accettare
raccontando di sé ciò che non è , ma che vorrebbe essere.
Insomma, crea una dimensione ideale per scappare da un Io
attuale che lo limita e non gli dà l'identità di bambino.
E allora, come potrebbe andare a giocare coi bambini e a
scuola per imparare a diventare grande?
La bugia ha per Pinocchio quell'effetto straordinario che ha
per tutti i bambini che si percepiscono diversi e vorrebbero
vincere la propria diversità: una conquista che sta prima di
tutto nel desiderio. La bugia si accompagna sempre al
proposito di non dire più bugie non appena chi la dice sarà
diventato come gli altri e avrà raggiunto il loro stato, la loro
condizione: nel caso di Pinocchio, quella umana.
E' esattamente quanto accade agli adolescenti che, per entrare
nel gruppo dei pari, sono disposti a fare di tutto pur di essere
accettati e non rimanere soli, esclusi e privi di appartenenza.
Sento un bisogno forte di fare un elogio forte della bugia dei
bambini, di questa bugia che non provoca danno ad alcuno, ma
serve solo per dare la forza di seguire un progetto e di
realizzare un sogno: nel caso di Pinocchio, quello di diventare
un bambino e non essere più un burattino di legno.
Pinocchio soffre moltissimo delle sue bugie: vorrebbe non
raccontare frottole ma, a differenza degli altri - ( ingiustizia )
deve fare molta fatica per vivere e se ammettesse di essere un
povero e inutile pezzi di legno, tutti se ne andrebbero e lo
abbandonerebbero.
Ecco perché ha un atteggiamento ingenuo e credulone:
poveretto, come farebbe a vivere se non avesse fiducia persino
in quei cattivi che pure gli dimostrano interesse, addirittura
gli prospettano vantaggi enormi: anche una promessa fallace
come quella di arricchirsi seminando monete è comunque una
relazione, sia pure strumentale.
Se si è soli e diversi, si finisce per accettare anche l'inganno:
è pur sempre un comportamento umano.
Elias Canetti, in La rapidità dello spirito. Appunti da
Hampstead , scrive : " E' meraviglioso pensare che si è intrisi
di segreti; la cosa più bella che ci sia nell'imparare è che
moltiplica i segreti. E le bugie sono segrete, anche se hanno le
gambe corte e allungano il naso ". (...)
Vittorino Andreoli da Capire il dolore
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