IL MAGLIONE
Prendi tra le tue mani
questo maglione tessuto coi nodi della memoria.
Conservalo, perché un giorno
ricorderai le mani rovinate
che lo tesserono nelle notti della tua infanzia.
E non potrai ritornare. E avrai freddo
quando scoprirai che vivere
talvolta è piangere.
Riparati con l'amore che troverai intrecciato al maglione:
ciò che il tempo ci toglie
è stato il tempo che l'ha ordito
in forme misteriose e semplici
che imbastiscono le nostre vite con altre trame.
E' impossibile amare fuori del tempo,
nessun infinito può comprendersi senza il suo filo
benché il manufatto del suo amore
ci mostri la bellezza ricevuta
solo perdendo chi più profondamente ci ha amato.
Non pensare - come Eliot -
che solo il tempo vince il tempo,
perché il tempo è invincibile.
Piuttosto realizza imprese quotidiane:
pensa a mamma, impara a lavorare a maglia
le tue ore in offerta :
punto di riso,
ricami in fuga,
spighe che si incrociano
con gli aghi della vita -
Metti il maglione
e intrecciane un altro per i tuoi figli.
***
NON E' UNA TERRA STRANIERA
Non è una decisione né un castigo.
Neanche un modo per vendicarsi
dell'esistenza e dei suoi danni.
Talvolta è indizio di carenze
biologiche o blocchi funzionali,
ma quella è d'un altro tipo: fa meno male.
Non è un viaggio verso un mondo diverso
un po' fuori o più dentro al mondo,
né un modo per salvare le poche cose
che contano quando ciò che conta è così poco.
Neppure è il luogo dove i tuoni
liberano il loro linguaggio e dove il fulmine
non la smette con la sua carica sull'anima.
A volte si riveste di ragioni
incredibilmente mature e perfino eccelse,
e a volte è possibile che il silenzio
l'occulti, eppure protesta in mille lingue.
Sembra il privilegio dei pochi
che vedono quel che il saggio non vede,
ma neanche è il luogo adatto agli uomini
che trovano nelle allucinazioni le risposte.
Non è una terra straniera la follìa.
E' l'unico modo in cui possiamo
morire quando farlo in altri modi
a noi è completamente proibito.
***
VOLANDO
Come l'aereo che ci trasporta,
veloce, indifferente, tanto che appena
arriviamo ad ascoltare il suo ruggito
il corpo passeggero che ora siamo,
così - terribile e santo - il nostro passo
a bordo di parole senza deriva :
dici amore, gemi la morte, nulla taci
e in loro va la tua vita e va volando.
***
GRU
D'inverno mi commuovono le gru.
Sembrano vive e realizzano
volteggi rivestendosi di cornacchie
che il suo acciaio decorano di pentagrammi.
L'essenza delle gru sono gli uccelli
migratori.
Le croci di questo secolo,
dove tutto è in movimento, sono le gru:
immobili, silenziose, inconcepibili.
Molte volte ho desiderato essere una gru,
ricevere la neve prima della terra,
gli uccelli, i raggi del mattino,
ed essere smantellato quando si concluderà
l'opera alla quale elevo il mio umile lavoro.
Le gru sono amiche degli uccelli.
Che vengono e si sistemano sulle mia spalle
fuggendo dal freddo: è quel che desidero.
Che cantino per me, voglio essere per loro
l'albero più semplice, perché soltanto
un asse verticale e un braccio spalancato
configurano la mia struttura permanente.
( Verrà la morte a dare vita a questo sogno
trasformandomi in uccello migratore )
E - nel frattempo - essere soltanto un rottame
utile tra cielo e terra. Qualcosa di invisibile
agli occhi di tutti, però mai
all'occhio così diverso delle cornacchie.
***
" Quis potest facere mundum de immundo
conceptum semine?" . (" Chi può estrarre il puro dall'impuro? )
Giobbe 14, 4
PUREZZA
Dal fango l'agricoltore, e la maestra
dal gessetto.
Dall'oscurità ogni poesia,
e io - che sono l'aria - dal rosato
fulgore delle vostre ali
mi sporco tutti i giorni fino ad essere puro.
Antonio Praena da Molte volte ho desiderato essere una gru
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