mercoledì 1 marzo 2017
MEMORIE DI ADRIANO 1
(...) Confesso che la ragione si smarrisce di fronte al prodigio dell'
amore, strana ossessione che fa sì che questa stessa carne,
della quale ci curiamo tanto poco quando costituisce il nostro
corpo, preoccupandoci unicamente di lavarla, di nutrirla e, fin
dove è possibile, di impedirle che soffra, possa ispirarci una
così travolgente sete di carezze solo perché è animata da una
individualità diversa dalla nostra, e perché è dotata più o
meno di certi attributi di bellezza sui quali- del resto - anche i
giudici migliori sono discordi.
Di fronte all'amore, la logica umana è impotente, come in
presenza delle rivelazioni dei Misteri : non s'è ingannata la
tradizione popolare, che ha sempre ravvisato nell'amore una
forma di iniziazione, uno dei punto ove il segreto e il sacro si
incontrano. E per un altro aspetto ancora, l'espressione
sensuale si può paragonare ai Misteri, in quanto il primo
contatto appare al non iniziato un rito più o meno pauroso,
violentemente diverso dalle funzioni consuete del sonno, del
bere e del mangiare, oggetto di scherno, di vergogna o di
terrore. L'amore, non altrimenti della danza delle Menadi e
del delirante furore dei Coribanti, ci trascina in un universo
insolito, ove in altri momenti è vietato avventurarci non
appena l'ardore si spegne e il piacere si placa. Avvinto al
corpo amato come un crocifisso alla sua croce, ho appreso
sulla vita segreti che ormai si dileguano nei ricordi, per opera
di quella stessa legge che impone al convalescente guarito di
dimenticare le verità misteriose del suo male; al prigioniero,
una volta libero, di obliare la tortura, e al trionfatore la
gloria, quando l'ebbrezza del trionfo è svanita. (...)
Marguerite Yourcenar da Memorie di Adriano
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