Ho appena odorato un ramo di gelsomino
che profuma del traboccare dei miei pensieri,
biforcando l'anima e affluendo nell'immemore.
E mi scopro -inventandomi - nel sempre che non ha
un prima, nell'intreccio di occhi che si perdono,
negli intricati tempi di un cuore senza ragione.
Su latitudini d'amore filiamo tele d'affetto,
e la febbre che appassiona smuove il filo inchiostrato,
per disegnare i nodi che legano i nostri sensi.
E solo adesso divento il tuo tempo, in quest'attesa
che restaura la memoria e si prepara al tuo arrivo,
nel - non finito - che tende al certo.
frida
"...nel non-finito che tende al certo"....bellissimo!!!
RispondiEliminaSai, è quel senso che sarebbe banale definire " vago" e che solo la voce
RispondiEliminadella poesia sa rendere nelle sfumature che parlano - in questo caso-
al cuore...