lunedì 25 novembre 2019
VI PREGO, CERCATE DI CAPIRE 2
(...)Quando John e Ginny se ne sono andati, lui ha detto:" Verremo
a trovarti "
Dopo un po' mi sono addormentata:la pioggia picchiava ritmica
sul tetto. Ho sentito che per un po' dovevo essere assolutamente
passiva,galleggiare da un momento all'altro,da un'ora all' altra,
chiudendo fuori i sentimenti e i pensieri. Entrambi erano troppo
pericolosi. E temevo il pianto. Ultimamente, da quando sono
stata in ospedale , ho pianto parecchio, e questo potrebbe essere
uno dei motivi per cui John ha pensato che me ne dovessi
andare. Le lacrime sono un'offesa, non è tanto che facciano
soffrire le persone,è che queste si sentono attaccate e si irritano.
Quando il mondo interiore trabocca in questo modo, costringe a
uscire all'aperto, in un luogo estraneo, qualcosa che è
completamente privato, almeno alla mia età. Le lacrime sono
concesse solo ai bambini, quindi forse sono stata mandata qui
per una specie di punizione. Oh cielo! Adesso non ci devo
pensare. Tutto quello che non è passivo, è pericoloso. Sto
imparando ad accettare.
Harriet mi ha svegliata - non senza gentilezza - e poco dopo sua
figlia Rose è arrivata con la mia cena su un vassoio. Se non
altro non mi tocca mangiare insieme agli altri e guardarli
mentre si sbrodolano con la minestra. Posso stare qui sdraiata e
contemplare le colline. Quella prima sera, la cena è stata latte
e cornflakes, e una banana. L'ho gradita assai di più di quei
pastrocchi da " gourmet " che fa Ginny. Però dopo non riuscivo
a dormire. Dovevo abituarmi ai rumori, a quegli strani
scricchiolii, ai gemiti e al russare dello stanzone dove stanno gli
uomini. Mi è sembrata una notte terribilmente lunga. Quando
sono andata in bagno, ho sbattuto contro una sedia del corridoio
e mi sono procurata un livido sulla gamba. Forse quando John
verrà a trovarmi, mi porterà una torcia. Chiederò della carta da
lettere e francobolli, un quotidiano e magari una bottiglia di
scotch. Sarebbe di aiuto bere un bicchierino ogni sera prima di
cena. (...)
Mary Sarton da Vi prego, cercate di capire
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