Sono qui a soppesare il valore dell'uomo...
Esistere è un incontro, muoversi nel mondo, toccare le esperienze, sentire addosso l' avanzare del tempo: anche il poetare è un incontro, con la consapevolezza del proprio esserci. La poesia dell' autrice è un atto di presenza che si viene affermando in un continuo incontro tra il sé e l'altro, tra le proprie percezioni e ciò che accade intorno. La forma dei testi - rivolta sempre a un Tu immaginario - rappresenta già un indizio di quell'incontro totalizzante che si svilupperà nel testo intero. Esso è vita, estasi, incoscienza, ma, per quella opposta e doppia natura che Rafaiani ci mostra nei suoi versi, è anche inadempienza, ammonimento, rottura.
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( Su questa mia interpretazione, ho collegato - come fosse una fantasiosa risposta/ dialogo al testo poetico - la canzone di un Uomo che la vita l'ha vissuta in pienezza e conosce molti risvolti del cammino e dell' incontro : errori e rimpianti, ma anche consapevolezza e matura accettazione ).
Il nostro tempo è infinito, buon viaggio
ma parliamo di un viaggio che si incrina,
corruttibile, inquieto, irruento
gelido alza gli occhi sui campi
delle stagioni passate
sulle vecchie colture.
Così girasoli che seguono campi di grano
e terra che ogni anno si svena
e tu sfiori le mie palpitazioni
Novembre come Febbraio, così come Giugno
si parte e nessuno si attende.
Le strade, i papaveri, lo sterco.
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Sono qui a soppesare il valore
dell'uomo, a cercare il modo
di essere felice, lo splendore
dell' esistenza altrui, la scrittura.
Non più qui ma oltre,
oltre questo viaggio, oltre
la sorte, oltre lo sconforto.
Minuscola mi muovo
su qualcosa di minuscolo
dentro qualcosa d'infinito,
e ho dentro qualcosa di infinito
ma mi riduco alla giacca
che indosso, all' espressione
che ho in volto, al profumo
che metto, al treno
su cui salgo.
Mi riduco alle persone che amo.
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Sulle sponde del lago di Balaton
un cigno taglia la frescura
il solo è là, oltre le macchie d'ombra.
Non andremo mai in viaggio di nozze insieme
l' amore non finisce ma si costruisce.
Io vedo gli uomini costruire case di legno,
case di paglia, case di cemento
e tu non vedi che ho portato canne di bamboo
e tu le hai distrutte come le tue pietre.
Sono tornata a prenderne altre
e al mio ritorno s'era già deciso
che per questo amore - amore -
io non avessi fatto niente.
L' incomprensione è il solo limite che abbiamo.
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L a comprensione è una scelta e una dote
un dolore se non sai che giro
nei quartieri arabi di Granada
nell'altopiano dei sogni mi prendi il polso
prendimi il polso, sentimi il polso, mi senti?
La comprensione è compenetrazione totale,
è il silenzio che non trovi a Granada.
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Anche quando non ti ho
mi sembra d' averti, e il non vederti
è un perpetuo incontro celestiale.
Mariachiara Rafaiani da Dodici ore
Molto bello questo tema del viaggio e dell'incontro, anche musicalmente ci sento un girovagare. Molto carino
RispondiEliminaMolto bene: hai inteso perfettamente qual era la mia intenzione.
RispondiEliminaGrazie!