Rincorro una perduta grazia...
Se mi chiedi come fare io ti rispondo
che è dentro la luce del giorno
l'erba fresca
per un momento di vita.
L'oasi che nel dubbio
rivela la gemma.
La passione è più forte
e nell'arte di navigare
per pura necessità
decidiamo l'ora, il punto preciso.
***
Avrò tempo nella vita di specchi
vicina al silenzio.
Ma è nel cielo d'estate che ho sperato -
linea del mio ultimo abbraccio.
Avrò per me il giorno - la rosa
in un soffio di vento.
***
Al ritorno da lunghe strade
mi accompagna un disegno
nelle parole che tornano vive :
rumori di realtà, nell' immediato
celebrare un senso.
Poi il viaggio diventa
l'ora prima del giorno,
l'insidia che divora intero
il tempo. Rincorro
una perduta grazia
senza rifugio.
***
Lo spazio per l'alba
prossima a venire.
E l'abito dei giorni
in cui la mente è leggera.
Ora una mossa sublime
il cielo
nel profondo
di quella sapienza che portava felicità.
E poi la mano sui capelli -
il freddo
esempio di solitudine.
Alla radio
le prime notizie del mattino.
Esistere tra ombre
parole
che si accompagnano.
E' il primo canto d'inverno -
il possibile dono,
il frutto del sole
nel mio giardino.
E nessuna memoria è più cara di questa.
***
LA SOGNATRICE
Nel castello della sua stanza
la voce è come
in uno spazio d'oro.
Sorride a se stessa mentre
si guarda intorno dispersa
nel pensiero. Né la risveglia
la pioggia che batte sui vetri.
La sognatrice,
in silenziose ore della vita,
forte nel gioco che
è dentro il cuore.
Così lei s'è trovata
libera e leggera.
Alberto Toni da Liturgia delle ore
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