IL PROBLEMA SENZA NOME
(... ) Anche se ha fatto tutto quello che c'era da fare, anche se ha
raggiunto quello che si era prefissata, c'è ancora qualcosa di
sostanziale che la rende infelice. E' come una tessera che non
si incastra bene dov'è collocata, un tassello mancante, un
" problema senza nome ". A volte questa assenza è disperata,
altre volte va avanti così velocemente che non ci pensa più,
ma, appena il ritmo rallenta, ecco riaffacciarsi la solita
inquietudine a cui non trova risposta.
Non l'ha confessato a nessuno, per paura che la sua fosse
ingratitudine per ciò che la vita le ha donato, oppure sintomo
di un brutto carattere. Ha pensato che fosse un suo problema,
e allora ha analizzato - instancabile e ostinata - ogni singolo
episodio della sua esistenza per riuscire a trovare il bandolo
della matassa, per capire quale fosse la causa del suo
malessere. Ha passato in rassegna le relazioni del passato,
cercando di capire se per caso avesse ripetuto sempre uno
stesso errore o se avesse , più o meno consapevolmente,evitato
di risolvere quel problema che le impediva di vivere
pienamente i rapporti con gli altri e con se stessa. Ha provato
anche a ricontattare compagni e amici, per chiedere loro che
cosa si ricordassero di lei: magari c'era qualcosa che avevano
evitato di dirle, al tempo; forse aveva avuto delle colpe di cui
non era stata capace di accorgersi. Era finalmente pronta a
farci i conti, spronata dal bisogno di risolvere una volta per
tutte quel turbamento così insidioso. Ma nulla : non è stata in
grado di ottenere alcuna soluzione, alcuna chiarificazione.(...)
Maura Gancitano & Andrea Colamedici da Lìberati della brava bambina ( Otto storie per fiorire )
Nessun commento:
Posta un commento