sabato 21 dicembre 2019

DAL LIBRO " STORIE DI SFIGATI... " 2


CURIOSITA'


CESARE PAVESE

(…) "Perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate
       troppi pettegolezzi ". Queste parole sono state ritrovate scritte
       a mano sulla prima pagina dei " Dialoghi con Leucò " il
       giorno della sua morte. A che genere di pettegolezzi allude lo
       scrittore ? Secondo alcuni, Pavese soffriva di impotenza, il che
       spiegherebbe il suo scarso successo con le donne. Se ne
    troverebbe conferma- tra le righe - in alcune lettere della Pivano
    e nel Diario di Pavese stesso, che scriveva :
   "Né delusione né gelosia m'avevano mai dato questa vertigine del
     sangue. Ci voleva l'impotenza,la convinzione che nessuna donna
     si gode la chiavata con me, che non se la godrà mai ( siamo
     quello che siamo ), ed ecco quest'angoscia ". 
     E' anche vero che, nel " Mestiere di vivere ", Cesare parla di
     impotenza in riferimento alla sua incapacità di trovare un posto
     nel mondo, ad adattarsi alle regole degli uomini.
     Che la verità stia nel mezzo ?   (…)


                                                ***

CHARLES  BUKOWSKI

(…)  Jim Christy riporta diversi aneddoti davvero surreali su
        Bukowski : tra i tanti, spicca il racconto dell'incontro tra lo
        scrittore e Arnold  Schwarzenegger. Pare che i due fossero
        commensali in una patinata cena a Hollywood, quando Hank,
        palesemente ubriaco, si avvicinò al Arnold che sedeva insieme
        alla sua nuova moglie, e gli disse :
       " Ehi tu, pezzo di merda di un nano; tu e il tuo grosso sigaro,
        chi vi credete di essere ? Solo perché fai quei filmetti di merda
        non crederai di essere speciale, pezzo di merda di un
        megalomane ".
        Certo che bisogna essere tanto ubriachi per dare del nano a
        Schwarzenegger, ma Bukowski - d'altronde - era senza peli
        sulla lingua, e se ce li aveva, non erano suoi . (…)


                                            ***

CHARLIE  CHAPLIN

(…) Alla prima del film " Luci della città ", Charlie entrò in sala
       accompagnato nientepopodimeno che da Albert  Einstein in
       persona. Quando gli spettatori videro quella strana coppia, si
       alzarono in piedi e si misero ad applaudire con la stessa grinta
       del pubblico di  " Uomini e Donne " davanti a una rivelazione
       shock della redazione. Pare che in quell'occasione Chaplin
       abbia mormorato al fisico al suo fianco: " Vede, applaudono
       me perché mi capiscono tutti; applaudono lei perché non la
       capisce nessuno ".
       Severo ma giusto.


                                                  ***

GIACOMO LEOPARDI

(… ) Lungi dal ritratto del poeta timido e remissivo a cui siamo
        abituati, in realtà Giacomino era un uomo abbastanza
        presuntuoso. Il poeta recanatese aveva infatti un'alta
        considerazione di sé ( e a buona ragione ! ) e non mancava di
        disprezzare pubblicamente e con battute saccenti i suoi
       compaesani.Se è vero che i recanatesi non furono mai granchè
       teneri con lui, Giacomo però sapeva difendersi bene.
      A onor di cronaca dobbiamo aggiungere che in effetti Leopardi
      aveva un problema con l'igiene personale : non si lavava per
      settimane e pare provasse un piacere perverso nell'ammorbare
      gli altri col suo olezzo.   (…)



 STORIE DI SFIGATI CHE HANNO SPACCATO IL MONDO ( Ed. Longanesi )



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