" Fate che il mio sia un processo giusto, e pubblico…" ( A.B.)
ANTE LUGLIO 1527
(…) Mia Signora e Amica,
ci mettiamo nelle vostre mani - io e il mio cuore - e vi
supplichiamo e vi raccomandiamo ai vostri favori, perché l'
assenza non diminuisca l'affetto che provate per noi.
Sarebbe infatti una gran pena accrescere la nostra sofferenza,
che già l'assenza basta ad aumentare, ben più di quanto avrei
mai pensato possibile. Mi viene in mente un assunto della
scienza astronomica, ovvero, che i giorni si allungano, più
s'allunga la distanza del sole; epperò, tanto più rovente è il
calore. Così è col nostro amore, che malgrado la lontananza
conserva il suo calore, almeno da parte nostra. Ho la
speranza che sia lo stesso per voi, e vi assicuro che per me il
disagio dell'assenza è già troppo grande. E quando penso al
prolungamento di quel che già sono costretto a soffrire, mi
sembra quasi intollerabile, non fosse per la ferma speranza
che nutro nel vostro indissolubile affetto per me. Ora, perché
almeno a volte ve ne ricordiate,vedendo che non posso esservi
accanto di persona, vi invio la cosa più prossima, cioè il mio
ritratto, incastonato in un bracciale, con l'emblema che già
vi è noto, e vorrei essere io al suo posto,quando piacerà a voi.
Dalla mano del vostro
Servitore e Amico
E. Rex (…)
Lettere d'amore di Enrico ad Anna Bolena
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RispondiEliminaHi, dear friend.
EliminaAs I have written in full text, you can find other letters in the book
" Lettere d'amore di Enrico ad Anna Bolena", introduced by an essay by Nadia Fusini of which I will post some pages today.
Regards
Frida