I " matti non si rinchiudono - né tanto meno si legano ; i " matti " si curano.
UN'ANTOLOGIA DI SPOON RIVER
(...) La revisione dei percorsi delle persone legate per un tempo
eccezionalmente protratto, che in tale particolare situazione
consideriamo superiore alle tre giornate, appare estremamente
significativa su differenti fronti. Se da una parte mette in luce
che le motivazioni che procrastinano la contenzione poco
rimandano allo " stato di necessità ", di norma invocato dagli
psichiatri come giustificazione della stessa,e che la contenzione
è mantenuta anche quando la persona è profondamente sedata,
tanto più mostra la scarsa attenzione alla persona legata, come
si desume dall'assenza di controlli sulle condizioni psico-
fisiche nelle schede o nelle cartelle. Da ultimo evidenzia gravi
esiti di scompenso clinico che rendono necessari interventi
internistici e/o di rianimazione.
Giuseppe Casu, dopo sette giorni di contenzione, il 22 giugno è
stato trovato morto. Un altro elemento paradossale rilevato in
quel semestre è che dopo la sua morte,nei successivi otto giorni
di giugno, sono disposte nel reparto ben sedici contenzioni a
carico di sette persone ricoverate, due delle quali eseguite
nello stesso giorno di quella tragica morte e che durano fino a
cinque giorni e mezzo. Un numero siffatto di contenzioni, anche
di lunga durata,dopo un evento così drammatico, lascia confusi
e privi di alcuna giustificazione possibile. Certamente conferma
la routinarietà del ricorso alla contenzione nel reparto,
nonostante gli psichiatri e le linee guida del Servizio definiscano
tale pratica " un evento eccezionale ". La lettura attenta dei
documenti - al contrario - sembra mettere in evidenza un ricorso
che si potrebbe definire " disinvolto " a questo trattamento.
( Riporto un " caso" fra i tanti a testimonianza di quanto detto, n.
d.r. ):
" G.H., un uomo di trentatré anni,ricoverato in Tso ( trattamento
sanitario obbligatorio ), a qualche ora dal ricovero è contenuto
con quattro nastri per aggressività nei confronti del personale
e rimane legato per più di tre giorni.Nei quaderni infermieristici,
a due giorni dalla contenzione, si legge che il paziente non si
alimenta e ha difficoltà a deglutire; gli viene perciò posizionata
l'agocannula per infondere soluzione glucosata e il catetere
vescicale. Scontenuto, dopo tre ore viene nuovamente legato per
altre trentun ore: sulla scheda, nella parte riservata alle note, si
legge:" ricontenuto per disposizione primario".
Scontenuto, dopo quasi due giorni viene di nuovo legato a letto
per ulteriori sei ore per " aggressività" perché cerca di
allontanarsi dal reparto L'ultima contenzione avvenuta dopo otto
giorni dalla precedente e motivata da " aggressività verso un
altro ricoverato" ha una durata di dodici ore.
L'uomo quindi, in trentacinque giorni di degenza,è contenuto per
quattro volte per un totale di centotrentatrè ore, più di cinque
giorni."
Giovanna Del Giudice da ...E tu slegalo subito ( Sulla contenzione in psichiatria )
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