Come posso accogliere la gentilezza
se la mia unica esperienza consiste
nell'aprire le gambe al terrificante
cosa devo fare con te
se la mia idea dell'amore è violenza
mentre tu sei dolce
se il tuo concetto di passione è uno sguardo
mentre il mio è rabbia
come posso definirla intimità
se bramo spigoli acuti
mentre i tuoi non sono neppure spigoli
ma atterraggi morbidi
come posso insegnare a me stessa
ad accettare un amore sano
se ho conosciuto solo dolore.
***
Accoglierò
un compagno
che mi sia pari.
***
Lui bada bene a fissarmi
mentre posa le sue dita elettriche sulla mia pelle
" cosa senti " mi chiede
esigendo la mia attenzione
rispondere è fuori questione
fremo dall'impazienza
eccitata e atterrita da ciò che mi attende
lui sorride
sa che la soddisfazione è fatta così
io sono una pulsantiera
lui è i circuiti
miei fianchi si muovono con i suoi - ritmici
la mia voce quando gemo non è la mia - è musica
come dita su una corda di violino
sfavilla tanta elettricità da illuminare una città
quando finiamo io lo fisso
e gli dico
" è stata una magia "
***
Non sono più riuscita a trattenermi
sono corsa verso l'oceano
nel cuore della notte
e ho confessato all'acqua il mio amore per te
quando ho finito di dirglielo
il sale nel suo corpo è diventato zucchero.
***
La tua voce ha su di me l'effetto
che ha l'autunno sugli alberi
mi chiami per salutarmi
e in naturalezza mi cadono i vestiti.
***
Un
uomo
che piange.
- un dono
Rupi Kaur da The sun and her flowers ( Il sole e i suoi fiori )
Un linguaggio esplicito, ma percepisco una piacevole ironia...
RispondiEliminaInfatti è un libro inusuale e di piacevole lettura, corredato da disegni dell'autrice.
RispondiElimina