giovedì 9 febbraio 2017
IL DISSIDIO ( SCIENTIFICO E NON, TRA FREUD E JUNG ) 2
Faccio ritorno al problema del dissidio ( scientifico e non ), tra i
due grandi Maestri della Psicoanalisi, riportando qui di seguito le ultime lettere del loro carteggio, che dimostra inequivocabilmente
( e lo si può notare anche dai toni che si fanno via via più aspri
fino ad arrivare alla rottura finale ) come il contrasto fra i due non fosse solo di natura scientifica e culturale.
Prima però ( per completezza di informazione sulla vicenda) vorrei trascrivere anche una lettera ( a Freud ) della moglie di Jung,
Emma, che - all'insaputa del marito , e poiché si era già resa conto della crescente freddezza tra i due - cercava presso il "professore " di trovare una soluzione che li riavvicinasse.
Con poco esito, visto come andarono poi le cose.
Kusnach, 30 Ottobre 1911
(...) Caro professore,
non so bene dove trovi il coraggio di scriverLe questa lettera,
ma penso di sapere con certezza che non nasce da presunzione
Seguo invece la voce del mio inconscio, alla quale ho dovuto
dare ragione molto spesso e che - spero - non mi inganni
nemmeno questa volta. Dal momento della Sua visita qui da
noi, mi tormenta infatti l'idea che i Suoi rapporti con mio
marito non siano proprio come potrebbero e dovrebbero
essere, e poiché questo non deve assolutamente accadere,
vorrei cercare di fare ciò che è in mio potere. Non so se mi
inganno quando penso che Lei non sia in qualche modo
completamente d'accordo con mio marito a proposito di
" Trasformazioni e simboli della libido ". Lei non ha fatto
parola in proposito, eppure io credo che farebbe tanto bene
ad entrambi se arrivaste ad esprimere fino in fondo ciascuno
le proprie idee in materia. Oppure si tratta di qualcosa
d'altro?. In tal caso mi dica, caro professore, di che cosa si
tratta perché non posso sopportare di vederLa così
rassegnato e credo appunto che la Sua rassegnazione non
riguardi solo i Suoi figli reali ( mi ha fatto un'impressione
singolarissima sentirLa parlare di loro ), ma anche dei Suoi
figli spirituali, perché altrimenti avrebbe ben poche ragioni
di essere rassegnato. La prego, non mi consideri una di quelle
donne che, come Lei mi disse una volta, vengono sempre a
turbare le Sue amicizie . Mio marito, naturalmente, non sa
nulla di questa lettera e La prego di non lasciagli intuire gli
eventuali effetti sgradevoli che questa potrebbe avere su di
Lei. Spero tuttavia che Lei non se la prenda con me che tanto
La venero.
Emma Jung (...)
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