sabato 24 dicembre 2016

UN' ALTRA SPONDA



(...) Questo è il messaggio dell' Altissimo : " Quando il gufo
       striderà e il suo lamento funebre e le ali della morte
       volteggeranno sul tuo capo per disperdere i tuoi giorni in
       un placido tramonto, vano è fuggire. Lascia serenamente
       che la tua barca sciolga la vela per approdare all'altra
       sponda, ove sorge un'altra aurora ! "
       Finisce così, nelle varie dimensioni che ha subito nella sua
       trasmissione, la celebre novella araba dell'uomo che volle
       fuggire la morte e che decise di migrare nella remota
       Samarcanda. In città - però - incontrerà l'angelo della morte
       che lo aveva atteso proprio là, dimostrandogli in tal modo
       l'impossibilità assoluta di sottrarsi al decreto estremo e
       supremo della morte.
       Sul tema del morire è ancora l'Islam a farci balenare una
       verità che il cristianesimo aveva affermato in modo più alto
       e intenso con la Pasqua di Cristo. La barca della vita - nella
       morte - non è destinata a sfracellarsi sugli scogli, ma a
       intraprendere una nuova navigazione verso l'altra sponda.
       Il placido tramonto della nostra esistenza non è votato a una
       morte senza fine, ma a un'altra aurora, quella di "  Un giorno
       unico nel quale non ci sarà più dì e notte, ma a sera ritornerà
       a splendere la luce ", come diceva il profeta Zaccaria ( 14, 7 ).
       Ritroviamo - perciò - la forza dell'attesa e della speranza
       anche quando siamo di fronte alla tomba. Una preghiera
       mussulmana dice : " Dio mio, fa' che la tomba sia la più
       bella delle case. Concedici di morire nel desiderio di
       incontrarti. Concedici di prepararci al giorno dell'Incontro "
      (...)


                       Gianfranco  Ravasi



  Potrebbe sembrare che sia azzardato proporre questa lettura per
  la meditazione del Natale, che è un giorno di gioia collegato alla
  nascita. In realtà , nella nascita di Gesù è già presente il seme
  della sua morte , ma anche la Resurrezione che, con la Pasqua,
  dà un senso al nostro vivere terreno.
 


      

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