martedì 27 dicembre 2016

TI PARLO DI ME - Lettera di Heminwgay 2



A Mary Welsh
La Finca Vigia, 28 Settembre 1945


Carissima Gattina Cetriolina,
oggi esco in barca così ti scrivo la mattina presto per essere sicuro di poterti spedire qualcosa. E' una bellissima giornata fresca ma sembra che verrà molto brisa . Buck vuole andare a Rincon per
cercare di acchiappare qualche pesce piccolo. Spero che non venga burrasca troppo in fretta. Comunque sarà un'escursione e c'è sempre la possibilità di prendere dei pesci grossi. Ha piovuto forte: una doccia di medie proporzioni ieri pomeriggio e sono ansioso di vedere quanta acqua abbia prodotto. Sono stato giù alla
piscina e si può vedere l'erba che viene su sul sentiero. Non ho visto il signore e la signora Pesce né i piccoli sebbene l'acqua fosse
molto trasparente. In effetti è trasparentissima e se non ci fosse il
fondo bruno sarebbe fenomenale. Adesso ti terrò compagnia nuotando, dato che mi piace di nuovo ed è un buon esercizio e facilissimo una volta che ci si mette. Mi spiace di essere stato testardo prima.
Quanto all'avere bambini, dipende da come la gente se li prende.
Io ho continuato a scrivere Farewell mentre Mousie  arrivava e nasceva e poi sono andato a ovest a finirlo e Pauline è andata dai
suoi direttamente dall'ospedale e mi ha raggiunto a ovest quando il baby fu in grado di viaggiare. Se la gente comincia a ruotare la propria vita intorno ai bambini, tutti finiscono sputtanati, compresi i bambini. Con un bambino la cosa importante è di prendersi una buona bambinaia e fare in modo che non sia mai viziato. Molte volte si finisce col sembrare antipatici e senza cuore, ma bisogna farlo. Sono passati tredici anni da quando è nato Giggy e ventuno da quando è nato Bum , ma non credo che i problemi base siano cambiati granchè. Spero che questo non sia un sacrilegio, ma un bambino è spesso la cosa più noiosa che ci passa essere: i primi mesi preferisco starmene alla larga il più possibile. Come se dovesse mai accadere, tu non credere che io non ami e non apprezzi il nostro bambino. Dopo che Giggy nacque me ne andai in Africa il luglio seguente e non tornai che l'anno successivo in maggio o giugno. Intorno ad Aprile ( dieci mesi ) Pauline ( una ex moglie ) disse : " Credo che dovresti vedere il mio bambino".
Io a loro gli voglio bene, ma ho imparato, dopo avermi dovuto prendere ogni sorta di Bumby, che se assumi una qualsiasi persona
brava, questa riesce a stargli dietro molto meno di quanto faccio io
e poi si toglie la fatica dai rapporti marito e moglie altrimenti quelli finiscono col dividersi e non c'è nessuno scopo a lasciare che il bambino ti faccia impazzire. Lo dico adesso in modo che poi tu non creda  che io voglia fare il cattivo. Poi nessuno ci dedica il tempo che ci dedico io quando sono pronti. Forse la gente ai bambini vuole bene più di me, ma io ai miei gliene voglio parecchio e vorrò bene al giovane Tom o Brigit altrettanto.
Debbo smetterla, Cetriolina, altrimenti non partiamo più. Perdonami la lettera frettolosa. non vedo l'ora di tornare a casa e di leggere le tue di nuovo. Ciao, benedettissima Cetriolina.
Ce ne partiamo verso la tempesta

                                       Ti voglio bene


                       Ernest  Hemingway  da    Ti parlo di me

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