giovedì 10 maggio 2018
BREVE STORIA DEL SOGNO 3
I SOGNI NELL' ANTICA GRECIA
(...) Artemidoro di Daldi, vissuto nel II secolo d.C., primo autore di
un libro di onirocritica, propone un'interpretazione sistematica
dei sogni, fonda cioè una scienza dei sogni e dà forma alla
convinzione diffusa nel mondo antico che il sogno abbia un
valore premonitore ed esprima sempre il vero.
Artemidoro parla di sogni simbolici anticipando la moderna
onirocritica psicoanalitica, di sogni allegorici sottolineando
l'aspetto metaforico e narrativo del sogno, di sogni da visioni
come pre- rappresentazioni di avvenimenti futuri, di sogni
divini e oracolari dove la premonizione assume il valore e il
significato di un messaggio divino con il quale gli dei guidano
e condizionano le vite degli uomini.
Per noi oggi è più facile riconoscere negli dei dell'antichità
parte di noi stessi collegate al nostro mondo interiore. E forse
questa conoscenza ha sempre fatto parte dell'inconscio più
arcaico, su cui si è stratificata nei tempi la nostra cultura.
In vari sogni omerici il dio appare spesso al sognatore come un
amico e Platone stesso dimostrava di credere poco alla qualità
sovrannaturale dei sogni,ponendo invece il problema del sogno
come schema di civiltà , come parte cioè dell'esperienza
religiosa di un popolo e quindi capace di permearne o fondarne
la cultura. Poeti e narratori non hanno fatto altro che adattare
questo schema di civiltà del sogno alle emozioni del momento,
all' hic et nunc della storia emozionale del mondo e
rappresentare così le vicissitudini e le avventure che
caratterizzano le vicende del nostro pensiero. Per questo è
attuale l'angoscia con cui gli antichi vivevano il sogno.
" Come in sogno non si riesce a inseguire un fuggente, ché né
l'uno riesce a scappare, né l'altro a raggiungere, così né
Achille riusciva a raggiungere Ettore con la corsa, né Ettore
a sottarglisi ".
Comunque la maggior parte dei sogni è -per Artemidoro -
proiettata verso il futuro piuttosto che - come vorremmo noi
psicoanalisti - verso il passato e la storia del soggetto. Anzi, il
sogno non viene solo considerato un presagio del futuro, ma
addirittura è reso capace di causare gli eventi del futuro.
Una modalità proiettiva attiva in grado di promuovere l'azione.
Sulla base del suo rapporto con il futuro o il presente, si può
distinguere per Artemidoro il sogno ( proiettato nel futuro )
dalla visione onirica ( rappresentata dal presente ).
Da questa concezione del sogno scaturisce la definizione stessa
che Artemidoro propone, ad esso riferita :
"Il sogno è un movimento o un'invenzione multiforme dell'anima,
che segnala i beni e i mali futuri. Stando così le cose, l'anima
preannuncia tutto ciò che accadrà con il trascorrere del tempo,
presto o tardi; e fa ciò per mezzo di immagini proprie e naturali
chiamate anche elementi, in quanto essa ritiene che nel
frattempo noi possiamo apprendere gli eventi futuri, istruiti dal
ragionamento ".
Mauro Mancia da Breve storia del sogno
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