Per i sacerdoti fu colpa la tua verginità che si tingeva di rosso...
NEL SEGNO DELL'ANTICA MADRE MEDITERRANEA
(...)L'immagine della Vergine si incontrò con le madri della fertilità
sostituendosi e compenetrandosi con il complesso patrimonio
rituale del popolo. Antiche divinità protettrici furono assorbite
da Maria che - dunque - diventò custode del mistero della
procreazione, depositaria delle chiavi di lettura per
comprendere la vita stessa e, per questo, vicina alle donne- fonti
della vita -. Su di lei si riversarono le funzioni e i titoli riservati
alle dee presenti nel pantheon mediterraneo : Ishtar,
( dispensatrice di vita ), Iside ( madre del dio Horus ), Cibele
( la grande madre )la Regina del cielo alla quale le stesse donne
ebree avevano tributato onori idolatrici. L'incontro tra la
religiosità pagana e il Cristianesimo portò all'affermarsi del
culto della Vergine nel mondo mediterraneo attraverso un lungo
processo fatto di continuità e discontinuità che,ben collegandosi
alle istanze dei tempi, mantenne la sua immagine però sempre
attuale. Maria non era solo Madre di Dio, ma anche madre dell'
intera comunità, e la percezione della sua maternità si
collegava bene con i residui culturali relativi alla fertilità.
Sostanzialmente, le problematiche di carattere dogmatico non
furono determinanti nella vita dei fedeli, che crearono un vero
e proprio codice non scritto di tradizioni e devozioni ,
recuperando gli aspetti più teneri e compassionevoli della
Vergine. La figura caritatevole, umana, serena e accogliente di
Maria poteva rassicurare il popolo piegato da dolori, fatiche,
tribolazioni, epidemie, e dal terrore della stessa morte.
Nella religiosità popolare, la Madre di Gesù, che incarnava il
dolore umano, rappresentò il luogo che accoglie tutte le
sofferenze, mediatrice per una umanità bisognosa di protezione.
(...)
Adriana Valerio da Maria di Nazaret ( Storia, tradizioni, dogmi )
Interessanti questi due post che hai scritto su Maria. I Vangeli ce la presentano come una donna straordinaria. I cristiani hanno una considerazione (se così si può dire) molto alta tanto da averle innalzato templi, chiese, edicole, altarini, santuari, feste, canti, poesie, opere letterarie, musicali e artistiche e via discorrendo oltre che averle dato dei titoli magnifici. Sin dall'antichità. Dal Concilio di Costantinopoli I (381) al Concilio di Efeso (431) e poi ancora dal Concilio di Calcedonia (451) al Concilio Vaticano II (1962-1965): quest'ultimo, addirittura, dedicherà un capitolo intero (l'ottavo della Lumen Gentium) al mistero di Maria. Perché tutto ciò che riguarda Maria è un mistero: un mistero di fede!
RispondiEliminaAnche a me è sembrato particolare questo libro di un'esperta della Storia del Cristianesimo, ma che ha scritto soprattutto sui rapporti del " femminile" con Dio e la Chiesa. Cito " Le ribelli di Dio" ( che vedrò di reperire in qualche biblioteca ) , " Donne e Chiesa" e " Il potere delle donne nella Chiesa ".
RispondiEliminaInoltre dirige il progetto internazionale e interconfessionale " La Bibbia e le donne".
E con un tale curriculum vuoi che un blog come il mio non se ne occupi?
Grazie per l'intervento e le dotte precisazioni.