Tanto vale allora sbagliare d'istinto…
(…) Nella vita, una volta, sapevo per istinto ciò che dovevo fare,
eppure mi obbligavano a compiere un lento giro di tutte le
opportunità per poi tornare a quella di cui fin dall'inizio ero
persuaso; ma per istinto o per ragionamento tutto finiva
comunque nell'errore, maggiormente quando credevo di aver
fatto bene: tanto vale allora sbagliare d'istinto, sbagliare
subito, sbagliare all'improvviso, almeno si arriva presto al
risultato. Ma nel volo anche l'istinto è un argomento, qualcosa
che va lavorato, contraddetto e usato al rovescio.
" Manovre anti istinto" tu le chiami, per esempio nello stallo,
quando senti che l'ala collassa e l'aereo comincia a vibrare, e
suona l'allarme o una voce digitalizzata ripete in cabina Stall!
Stall! Stall! in inglese, lingua aereonautica ufficiale anche per
le cattive notizie.In quel momento il cuore ti detta di tirare il
volantino, tirare e tenere alto il muso che già sprofonda; se fai
così,seguendo l'istinto,l'ala perde definitivamente l'aria,l'aereo
e noi tutti dentro ci trasformiamo subito in un qualsiasi grave.
Si può entrare in stallo per diversi motivi: per disattenzione,
per cattiva o incompleta raffigurazione mentale dello stato
delle cose, per accidenti esterni come il ghiaccio, ma se ne
esce soltanto lasciandosi cadere, assecondando contro ogni
impulso lo stallo, buttando giù il muso, accompagnando la
caduta, fino a riprendere velocità e l'aria. Così nella vite:
appena entri a spirale ,cominci subito a girare il volantino in
senso opposto alla rotazione, e poi freneticamente in un
qualunque senso pur di interromperla. L'ala in tal modo perde
anche la poca portanza che restava e non c'è modo di uscirne.
(…)
Daniele Del Giudice da Staccando l'ombra da terra
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