Nel 2009, Rosa Montero perde il suo amatissimo compagno di vita, Pablo. Vorrebbe scriverne, per sublimare il dolore, ma non ha mai raccontato se stessa nei libri. Ha sempre messo in scena i suoi sentimenti e le sue emozioni nascosta dietro i personaggi dei suoi romanzi. Mentre sta riflettendo sul da farsi, si imbatte nel diario di lutto di Marie Curie, la grande scienziata che ha perso il marito, Pierre Curie, nel 1906. Nel diario di questa donna serissima, trova un urlo di dolore e di disperazione, un lutto profondo, un amore appassionato. Sente allora che può usare il personaggio di Marie, così grande e così complesso, come uno schermo su cui proiettare le riflessioni e le emozioni che giravano nella sua testa e nel suo cuore da due anni.
Si immaginava che fosse una donna fredda - anche Einstein la descrive così: " Molto intelligente, ma fredda come un pesce" - ma questo breve diario rivela a Rosa una donna molto umana, appassionata e molto vicina al suo modo di sentire. Comincia a indagare, accumulando documentazioni: fotografie, biografie, lettere per tentare di comprendere il mistero di Marie, e più si immerge nella vita di lei, più percepisce risonanze con la propria. Così le due storie si intrecciano in questo omaggio alla vita, all'amore e alla morte.
( f. )
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