Van Gogh - I Girasoli
La celebre poesia di Montale si collega direttamente all'etimologia del nome della pianta Helianthus annuus, una combinazione delle parole greche " helios" ( sole ) e " anthos " ( fiore ), dunque " il fiore del sole", che la leggenda lega al mito di Clizia, la ninfa che si innamorò perdutamente di Apollo, il dio che traina il carro del sole, scortando ogni mattina l'astro ardente al centro della volta celeste. Clizia era anche senhal della donna amata da Montale, Irma Brandeis, cui questa poesia dal valore fortemente allegorico sembra destinata.* C'è chi afferma che in realtà la lirica non abbia un vero dedicatario, ma che il poeta stia parlando a sé stesso, esortandosi a vivere una felicità possibile, ignorando il proprio " male di vivere". Infatti Montale, stando alla datazione, non aveva ancora incontrato Irma quando scrisse questo componimento; eppure il girasole sembra prefigurare l'avvento della donna, come fosse una sorta di presagio.
PORTAMI IL GIRASOLE
Portami il girasole ch'io lo
trapianti
nel mio terreno bruciato dal
salino
e mostri tutto il giorno agli
azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.
Tendono alla chiarità le cose
oscure,
si esauriscono i corpi in un
fluire
di tinte : queste in musiche.
Svanire è dunque la ventura delle
venture.
Portami tu la pianta che
conduce
dove sorgono bionde
trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito
di luce.
Eugenio Montale da Ossi di seppia
* In questo sito si possono leggere " Lettere a Clizia " cliccando ( a destra fra i nomi degli autori ) Eugenio Montale.
Molto bella, evocazione musicale, con Montale si sbaglia difficilmente.
RispondiEliminaOttima proposta, grazie Frida
Hai ragione, Alberto : non resisto al fascino di queste liriche...datate, conosciute, ma che danno emozioni nuove...
RispondiEliminaGrazie per la visita.
E io, questo girasole impazzito di luce, vorrei offrirlo a Te per le luminose poesie che mi regali!
RispondiEliminaGrazie molte!
RispondiEliminaSei gentile...