La terra è sfinita...
" Il perché del titolo : " Terra magra" è una terra che produce poco, che non germoglia e non nutre; è un termine agricolo antico, ma che nella sostanza assomiglia a questi tempi così duri e difficili. Tuttavia vorrei sottolineare che nonostante il dolore, la fatica, le perdite e gli addii, nonostante cioè una dimensione tragica che c'è in " Terra magra" e che attraversa tutto il libro, c'è anche nei miei versi un invito a godere la gioia della vita, nelle piccole cose come nelle grandi; un invito a godere di ogni attimo e la memoria di chi non c'è più, ma va ricordato e conservato nei versi. " ( G. F. )
UNA TERRA MAGRA
La terra è sfinita,
le bocche in silenzio,
da sotto la crosta del mondo
piano piano tornerà l'erba che faceva
il suo gioco con la falce,
nei filari di giugno.
Intanto la storia nasconde
la scatola dei nomi, li rovisto, cerco
la forma bella per contenerli.
Sarà facile ritrovare
l'inverno dei sette anni,
le ossa rotte quando correva
l'adolescenza.
Viviamo una vita minerale,
strati su strati, assemblaggio
di parti minime.
***
UN CICLO, LA VITA
Qualcosa si radica duro nella terra,
qualcuno lo tiene stretto
lo afferra nel poco della notte,
nel foglio sbiancato
per il troppo sopportare.
Qualcosa sfugge alla parola
e resta cocciuto dentro al gran mutare,
a tutto questo andare a cumuli
di roba rosicchiata in morsi
piccoli e continui
e resta, in questo gran rovinare
verso un punto.
E noi, incolpevoli e nudi,
solo un poco più magri ad ogni passo,
scendiamo fradici
in un'allegria di birra e giorni
...
e tutto tiene , solo nel silenzio.
***
NELLA POVERTA'
Avere sete
senza la bocca per bere,
una fame di parole
per alzare mondi
e non sapere dove mettere
- le fondamenta.
Vaghiamo
senza carte di viaggio,
senza una lingua
per dire - il taglio.
Nella povertà custodisco
la gioia dei sopravvissuti,
la gentilezza degli esiliati,
quelli che seminano
grano per il dopo.
***
L' ORIGINE
Nessuno scorda la terra dove
ha imparato il passo,
la fuga e l'abbraccio senza fine.
Nessuno.
Dopo, nel tempo che sarà,
ripetiamo solo l'attimo
quel sempre, ogni volta.
Solo quel punto è la casa dove
tornare ogni sera
e l' ultima che verrà
quando sapremo
l'ombra di spalle.
Questa l'eredità incisa nella pietra.
***
MEMENTO
Quando tutto sgretola, slitta via
il perimetro e ogni geometria,
la vita oscilla, avanti e indietro
senza sosta.
Resta la voce che ci fa
- timidi e terribili -
una forma antica che ci tiene
con i piedi infilati nella storia
e ci fa eroi
dentro la pietà che ci rimane.
Dentro il bianco, i nomi.
Gabriela Fantato da Terra magra
Nessun commento:
Posta un commento