domenica 22 luglio 2018
RITRATTI DEL DESIDERIO 3
(…)Lo vediamo nella nostra pratica clinica,lo vediamo nella nostra
comune esperienza del mondo. Nella promessa di liberare il
desiderio dai lacci di una morale civile repressiva e antiquata,
il discorso del capitalista finisce per sancire la sua
mortificazione, perché il desiderio - per essere fecondo - per
essere generativo, per alimentare altro desiderio, per animare
l'orizzonte positivo dell' Altrove, necessita di una Legge. Per
questa ragione il desiderio non andrebbe mai confuso con
l'arbitrio, il capriccio, la volubilità, con l'assenza di Legge.
Se questo avviene - come accade nell'universo iperedonista
della nostra civiltà - finisce fatalmente per sostenere una
versione radicalmente perversa del desiderio, smarrendone la
dimensione propriamente creativa. (…)
Massimo Recalcati da Ritratti del desiderio
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