lunedì 12 agosto 2024

UN BUON USO DELLA VITA SECONDO GABRIELLA

 


                                                                Era morta con la luna storta...



" Un buon uso della vita " è il libro che segue " La manutenzione dei sentimenti" ( 2015 ). I titoli di queste raccolte rimandano ad un preciso orientamento etico, dove il motivo dirimente è subito dichiarato ( cosa fare della propria vita ). Una volta catapultati in questa strana cosa che chiamiamo realtà, ci interroghiamo sul senso e sulla direzione da dare alla nostra esistenza. Ma la soluzione è tutt'altro che semplice : se uguali per tutti sono le premesse, differenti per ognuno sono gli atti consequenziali. In combinazione con i caratteri individuali, i fattori eterogenei influiscono sul corso degli eventi e ne condizionano svolgimento ed epilogo. Dopo versi che abbracciano in un respiro quasi filosofico il bene e il male della condizione umana, il testo prende una piega inattesa, adotta un punto di vista singolare : si snoda in una sequenza di poesie dall' incipit ricorrente - replicato con minime varianti - in cui prevale il sintagma " lei era morta ", variamente adattato alle storie raccontate. Ogni quadro percorre, più evocando che descrivendo, la vita di una donna a partire dalla sua fine, compila una sorta di resoconto a ritroso per risalire alla causa - o al caso - che l'ha condotta alla morte. E ogni morte si verifica sempre come un evento improvviso, inaspettato, dirompente, anche quando in obliquo dai fatti si sarebbe potuto intuire il finale. " era morta di notte / tra le bolle della sera e quelle del mattino " ; " era morta con la luna storta.. ". La lettura di questa teoria di versi impone un suo ritmo e scorre senza pause, come a non voler interrompere il ritmo di una storia in cui siamo tutti implicati. Si prova una sorta di curiosità mista a sgomento, dall' altro la percezione viva e dolorosa che ogni esistenza - in misura maggiore o minore - tradisce le sue stesse premesse, disattendendo le aspettative.




era morta con la luna storta

era morta sopra un cuscino estraneo

di un vicino fuori della sua casa

come faceva a spiegare

a chi gliel'avesse chiesto

che era uscita in giardino

solo a fumare una sigaretta

scavalcata la finestra s'era trovata

nella casa buia

decisa a seguire il suo destino ?



                                               ***


lei vide cadere un suo occhio

nel piatto e lo raccolse

si disgregava pezzo

a pezzo ma non moriva

semplicemente non sapeva

come uscire dall'impasse

e fu mentre pensò che tutto finì.



                                                   ***


                                                             Amelia Rosselli


le donne che non volano dal balcone

giù nella chiostrina

trovano dentro la forza

di aspettare

la cantilena delle voci matte

mezzo sentite

mezzo immaginate

nel vortice del vivere distratte.



                                                  ***


                                                                   Ingeborg Bachmann


le donne che non si bruciano di notte

negli androni scuri della casa

restano senza voce

quasi pietrificate

mentre dall'esterno

la vita le seduce.



                                                   ***


                                                                       Sylvia Plath


le donne che non mettono la testa

nel forno

sono tutte matte tutte ad aspettare

che qualcosa cambi - cambi l'amore

l' umore perfino il destino

che proprio un mattino si desti

un destriero di luce

che le porti via

lontano da questo mondo ombroso

da questo mondo tondo e spietato

senza empatia.



                                                 ***


                                                                 Virginia Woolf


le donne che non vanno al fiume

con le pietre in tasca

aspettano silenziose alla finestra

uno sguardo al tempo

uno al paesaggio

che passi questo maggio e la stagione

fiorita torni l'autunno con le sue

brume

confonde e assopisce ogni lume.




                      Gabriella  Musetti   da     Un buon uso della vita




4 commenti:

  1. Buongiorno! Sono finito in spam.. (facile..dopo quante gliene ho dette.. )

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  2. Non te la prendere... siamo fra i pochi che pensano alla Poesia nella settimana di Ferragosto ( che per me è meno di niente ! ).
    Ti meriti un abbraccio...

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    1. In realtà è sempre un buon pensiero, la poesia, per ogni stagione e qualsiasi orario..

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  3. Non so se sia vero l' assunto che " la poesia salverà il mondo". Certo dà più vita alla Vita.

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