lunedì 2 gennaio 2017
BREVIARIO DEI VINTI 4
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(...) Quando la musica, o la pietà, o l'afflizione, si avvicina a un'
anima liberata, questa riversa - sulle sommità del mondo -
un urlo tempestoso, intonando gli accordi del suo epilogo. E'
l'ultimo spreco di un troppo - pieno, il canto di un giardino
strappato alle stagioni o la fuga di qualche pioppo sradicato.
E' un suono che distrugge e interrompe il dolce flusso della
sua linfa per consolarsi di quaggiù...
La vita è una melodia d'anacoreta stanco della redenzione, ma
con gli occhi rivolti lontano, è l'ultimo accordo che ci protegge
tra la nullità di un inizio e la fine non diversa: un frastuono tra
due silenzi. E noi forzati a cadere in questo " per sempre"
decretato fin dal primo fermento del nostro sangue! E' il
sospiro trascendente della natura spaventata dai suoi limiti.
Quanto all'uomo: lo strumento rumoroso o pensante di uno
spaventevole stupore. (...)
Emil Cioran da Breviario dei Vinti II ( 70 frammenti inediti)
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