IL LUPO, LA VOLPE E LA SENTENZA DELLA SCIMMIA
Un lupo gridava ai quattro venti
di aver subito un furto
e accusava del torto
la volpe - sua vicina -
che non godeva di una buona fama.
La volpe fu chiamata in tribunale,
dove, a dirimere la cosa,
c'era una scimmia, bestia giudiziosa.
Niente avvocati. I due contendenti
avrebbero difeso il proprio assunto
ciascuno per suo conto.
Sotto la toga, la scimmia era sudata.
In tutta la sua vita
mai si era trovata a giudicare
una faccenda tanto ingarbugliata.
L'udienza durò a lungo: uno parlava
e l'altro contestava; una gridava
e l'altro insolentiva…
Non se ne usciva più. Esasperata,
la scimmia prese infine la parola.
" E' inutile che sprechiate tanto fiato,
vi conosco fin troppo, amici cari.
Pagherete l'ammenda, siete pari :
tu - lupo - per aver simulato
un furto mai subito,
e tu - volpe - per aver rubato
più d'una volta a vari proprietari "
La nostra brava scimmia- magistrato
ritenne che - colpevole o innocente -
non fosse mai sbagliato
punire un delinquente.
Jean De La Fontaine & Marc Chagall in Favole a colori
Assolutamente vero...
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