Studio per ritratto
Autoritratto
Portrait of Michel Leiris
( …) Il realismo di Bacon consiste nell' essere fedeli alla " brutalità
delle cose", al loro emergere da fondali di abiezione, nel
cogliere la realtà secondo modalità affettive, precategoriali
di attrazione e repulsione, nel registrare moti di eccitazione,
pulsioni motorie, sfrenate energie di una voracità animale,
vicissitudini convulsive, tensioni spasmodiche raggelate in
posture innaturali, inestricabili amplessi,perverse esplorazioni
corporee, lancinanti mutilazioni che si producono come
effrazione violenta, genesi passiva anteriore al controllo attivo
della coscienza e della volontà.
" La violenza della sensazione- scrive Nadia Fusini - nel
chiedere passaggio all'immagine, impone la deformazione. La
creazione della figura - per Bacon - avviene a questo incrocio,
dove azione e passione si confondono. Al centro della pittura
per lui c'è un mistero di passività: l' artista è preda di Tyche
( Dea greca personificazione della sorte n.d.r ) e di due suoi
demoni e inservienti, l' Irrazionale e lo Spaesante, grazie ai
quali deflagrano i feticci tradizionali della rappresentazione".
In questo spazio emotivo della creazione, propiziata dai
repentini e insondabili capricci del caso, Bacon cerca di
annettere al visibile la sua ombra, quel risvolto invisibile
nascosto dalla fodera dell'apparenza, trasferendo in pittura la
lezione dei grandi tragici come Eschilo e Shakespeare che ci
hanno insegnato che l'esistenza è futile colpevolezza oppure
raffigurando in un grande Trittico del 1967 la consapevolezza
di Eliot secondo cui la vita non è altro che " birth, copulation,
and death".
Le figure di Bacon costituiscono anche una delle risposte più
persuasive alla domanda di Klee: come rendere visibili forze
invisibili? Quelle di Bacon sono forze di isolamento, di
deformazione e di dissipazione che convogliano gli effetti
entropici dell'irresistibile forza del tempo, del soverchiante
lavoro della morte. Le teste, più che i volti, sono esposte alle
forze di pressione, dilatazione, contrazione e stiramento,
generando grida, spasmi, cadute, mutilazioni e immedicabili
sofferenze. (…)
Marco Vozza da Rendere visibile il dolore ( La pittura oltre la filosofia )
Trittico - Studio di figure per la Crocefissione
Impressionante, però non mi piace l'arte di Bacon...
RispondiEliminaPuò piacere o meno, ma è comunque un'arte " estrema" per le modalità con cui dà voce al dolore.
RispondiEliminaGrazie