Crocefissione di Matthias Grunewald
(…) Alcune di queste croci, quella di Matthias Grunewald ad
esempio, che sovrasta l'altare di Isenheim,a Colmar, o il Cristo
deposto nel sepolcro di Hans Holbein sono spine nel fianco del
pensiero filosofico e teologico d' Occidente.Ancora attraggono
pensiero, accompagnando la storia d' Occidente. Fanno da
specchio al dolore dell'uomo e ne cercano il senso.
Se poi guardiamo alla Cena in Emmaus di Rembrandt, a quel
buio sfibrato che avvolge anche il Cristo, e a quella luce che
emerge dall'ombra come un enigma, l'evento della
resurrezione, narrato parcamente nei Vangeli, ma rivestito di
significati immaginifici e consolatori nella storia della
cristianità, sembra spalancare un'interrogazione nuova: che
cosa il " credente" può ancora credere? Che significato può
avere il racconto della resurrezione in tempi - come il nostro -
di radicale scetticismo e di dubbiosa ricerca?Quale narrazione
di quell'evento può aiutarci a darne una lettura che non strida
con l'esigenza contemporanea di uscire dal linguaggio del
mito ? (…)
Gabriella Caramore e Maurizio Ciampa da Croce e Resurrezione
Cristo morto nel sepoolcro di Hans Holbein il Giovane
Molto bello il primo quadro, molto toccante il secondo
RispondiEliminaSono " visioni" che - attraverso l'occhio - arrivano all'anima.
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