(…) Sessantacinque anni separano la Salita al Calvario di Pieter
Brugel il Vecchio dalla Cena in Emmaus di Rembrandt. Del
1564 il primo, del 1629 il secondo. Diversa la geometria della
rappresentazione, diversi il dinamismo cromatico e la
strategia della luce.
Perché abbiamo voluto accostare opere così distanti?
In modi certamente assai diversi,Bruegel e Rembrandt portano
dentro la spirale della modernità il racconto della Croce e
della Resurrezione di Gesù, e ne custodiscono il paradosso e
lo scandalo, ne conservano memoria, facendone risaltare la
fibra essenziale.
Una forte carica interrogativa, che tocca e scuote i fondamenti
dell'esperienza cristiana, avvicina le due opere.
Giungerà al suo Golgota il Cristo smarrito della Salita al
Calvario? Quale strada può percorrere per vincere l'
indifferenza da cui è circondato? Questa è la domanda che
troviamo in Bruegel. Ed è radicale, perché si porta appresso il
fardello pesante di un dubbio sull'efficacia del simbolo
cristiano. Per sostenere il peso di questa carica interrogativa,
è stato necessario percorrere l'intrico di strade che porta al
Golgota, nella modernità e oltre. Alcune strade - non tutte -
ovviamente. Lo abbiamo fatto seguendo le tracce - ormai poco
visibili - di un Dio che " muore " lungo tutto il suo drammatico
tragitto, dalla " salita" al " sepolcro" raccogliendo - lungo la
strada - le parole, le grida, i gesti che lo accompagnano.
Non ci siamo fermati e Bruegel. Abbiamo cercato i segni di
altre croci: in Bosch, in Grunewald e Holbein, in Goya, in
Velasquez, in Ensor, in Rouault, fin dentro il Novecento, dove
il legno storto della croce fronteggia il nulla e talvolta ne è
risucchiato. (…)
Gabriella Caramore e Maurizio Ciampa da Croce e Resurrezione
Salita al Calvario di Hieronymus Bosch
Riflessione interessante ma che impressione l'ultimo quadro con quei volti deformati dall'odio..
RispondiEliminaCerto, fa impressione vedere visi così ( realisticamente, trattandosi di un quadro ) trasfigurati dall'odio.
RispondiEliminaMa forse pensiamo che chi ha avuto la ventura ( e la disgrazia ) di infierire in tal modo sulla persona di Gesù di Nazareth provasse più benevolenza?
Pensare a questa realtà fa male, vederla realisticamente rappresentata ( attraverso la bravura e l'ispirazione di un artista ) lo fa ancora di più.