giovedì 28 settembre 2017
CRISTINA CAMPO ( LETTERE A GIANFRANCO DRAGHI )
Roma, prima del Natale 1956
Caro Gianfranco,
buon Natale! Ho voglia di scriverle a lungo, di raccontarle di un sogno nel quale ci siamo incontrati; ma queste sere di festa sono così difficili...forse per l'anno nuovo ritroverò un po' di silenzio.
Devo incontrare Silone in questi giorni: gli parlerò subito di lei e poi le scriverò una cartolina, così lei potrà mandargli direttamente il suo saggio.
Voglio bene a tutti e quattro e vorrei rivedervi
Vittoria
Roma, Autunno 1957
Caro Gianfranco,
sono a letto con la febbre e molto male agli occhi, ma non posso aspettare a dirle che la sua lettera da Bruges è una delle pochissime che vorrei portare sempre con me, dovunque io vada,
come un pegno, una lezione di bontà, un monito contro il mio orribile scetticismo e un dono puro e squisito della vita.
Perdoni le grosse lettere - dovrei scrivere piccolo perché certi ringraziamenti si fanno a bassa voce; ma con la febbre si parla forte - anche se lucidissimi nel cervello e nel cuore.
Un abbraccio ai quattro esseri, di cui spesso dico:
" Ma esistono davvero?"
A molto presto, spero.
Cristina
Cristina Campo da Il mio pensiero non vi lascia ( Lettere a Gianfranco Draghi e ad altri amici del periodo fiorentino )
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