DIARIOS DI PIZARNIK 4
2 Febbraio 1958
(...) Solitudine e silenzio. Ho pensato alla felicità di dedicarmi
interamente alla letteratura, senza altra cura che scrivere e
studiare. Bisogna recuperare il tempo perduto. So che questa
felicità mi è accanto,ma non dipende dalla mia volontà, perchè
non sarebbe più felicità - allora - ma lavoro.
Devo credere con tutto il mio essere, credere ossessivamente,
lucidamente. Ma soprattutto, continuare a sostenermi nel
difficile compito di non pensare all' " amore impossibile",causa
di tutti i miei mali. (...)
Alejandra Pizarnik da Diarios
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