mercoledì 5 febbraio 2020

IL SILENZIO NEL SEGRETO



(…) Portata all'estremo, la nozione di privacy si sostanzia nella
       libertà di mantenere segreti alcuni aspetti di sé. Il segreto, in
    verità,non è quasi mai la proprietà esclusiva di un'informazione:
    serve anzi a cementare una comune adesione o un'intimità tra
    coloro che lo condividono. In qualsiasi cultura è tipico, infatti,
    dei riti di affiliazione ( oltre che di iniziazione ). Ci sono però
    circostanze in cui il silenzio è agito dentro una relazione:quando
    si è casualmente a conoscenza di fatti che riguardano una
    persona alla quale si è legati da un vincolo di lealtà, e ci si trovi
    esposti al dilemma morale se rivelarli, anche nella certezza che
    questo provocherà grande sofferenza al destinatario della
    sincerità.Credo che non si possa imporre a una persona - contro
    il suo desiderio - la verità su qualcosa che la riguarda; e tener
    presente che la solidità di un segreto riposa molto più sulla
    volontà di chi la subisce che su quella di chi la ordisce. Questo
    non vale ovviamente per un genitore che deve proteggere l'
    adolescente dalla sua credula vulnerabilità, o in tutti quei casi
    in cui la persistenza del segreto determinerebbe in futuro
    sofferenze nuove e diverse da quelle che verrebbero apprese
    oggi con la rivelazione.
   C'è un altro genere di silenzio tipico delle relazioni familiari che,
   anche se non viene riconosciuto come tale, ha a che vedere con
   il segreto. E' il segreto di una propria emozione interiore, di un
   dispiacere che marcisce nell'animo per qualcosa che un padre o
   un fratello abbia fatto o omesso di fare; di un sentimento che si
   ha il pudore di esprimere. E' il silenzio che " lascia dei sospesi"
   e che, quando viene reso eterno dalla morte della persona a cui
   è stato taciuto, lascia una profonda disperazione che preclude al
   dolore e al lutto la pacificazione nella memoria. E' il silenzio che
   terrà socchiuso il sepolcro. E' il silenzio che andrebbe colmato
   per tempo, affinchè il superstite riposi in pace. E' il silenzio per
   il quale ogni secondo grida : " Se non ora, quando ? ".  (…)



              Remo  Bassetti   da      Storia e pratica del silenzio

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