sabato 17 agosto 2019

AD OGNI DONNA...

 
 

                                Dedico questa canzone ad ogni donna pensata come amore…



VOCE DI DONNA

Io nacqui sposa di te soldato.
So che a marce e a guerre
lunghe stagioni ti divelgon da me.

Curva sul focolare aduno bragi,
sopra il tuo letto ho disteso un vessillo -
ma se ti penso all'addiaccio
piove sul mio corpo autunnale
come su un bosco tagliato.

Quando balena il cielo di settembre
e pare un'arma gigantesca sui monti,
salvie rosse mi sbocciano nel cuore:
che tu mi chiami,
che tu mi usi
con la fiducia che dai alle cose,
come acqua che versi sulle mani,
lana che ti avvolgi intorno al petto.

Sono la scarna siepe del tuo orto
che sta muta a fiorire
sotto convogli di zingare stelle.


                                                     Antonia  Pozzi


                                                  ***

CANZONE A MEZZANOTTE

Fratelli,
questa grande donna
porta tanta dolcezza
nelle pieghe della sua carne
I suoi capelli sono bianchi di splendore,
lei è
più tonda della luna
e molto più fedele.
Fratelli,
chi la terrà  tra le braccia,
chi la troverà bella
se non lo fate voi?


                                      Lucille  Clifton


                                             ***

CORTEGGIAMENTO

Corteggio tutti
e non conquisto nessuno;
il bigliettaio del tram
che mi chiude la porta in faccia, il postino
che suona troppo forte; corteggio
tutti, mi occorre
una folla di persone
per poterle amare;
è pericoloso amare
gli uomini, un delitto
imporsi a forza.


                              Ingeborg   Bachmann


                                            ***

CANTO DI DONNA

Canto di donna che si sa non vista
dietro le chiuse imposte, voce roca,
di languenti abbandoni e d'improvvisi
brividi scorsa, di vuote parole
fatta, ch'io non discerno.
O voce assorta, procellosa e dolce,
folta di sogni,
quale rapiva i marinai in mezzo
al mare, un tempo, canto di sirena.
Voce del desiderio, che non sa
se vuole o teme, ed altra non ridice
cosa che sé, che il suo buio, tremante
amore. Come te l'accesa carne
parla talora, e ascolta
sé stupefatta esistere.


                                Sergio  Solmi  


                                           ***

DONNA CORPOSA, TERRESTRE, MIA ESTATE, MIA NOTTE

Donna corposa, terrestre, mia estate, mia notte,
perché non ti trovo che quando muti,
non ti vedo
che nel rapido profilo d'un mutamento
inconcluso?

Sei familiare e insieme difforme.
Cortese io sono, signora, ma sotto l'albero
questa sensazione inattesa pretende ch'io dica

il tuo nome chiaro, senza spreco di sillabe,
e controlli le tue evasioni, t'assicuri a te stessa.
E tuttavia quando ti penso forte o spossata,

curva al lavoro, angosciata, contenta, sola,
tu rimani per me la figura più che naturale. Tu
divieni il fantasma dal passo leggero, la distorsione

irrazionale, per quanto fragrante, per quanto cara.
Sì, questo: la distorsione più che irrazionale,
la finzione che risulta dal sentimento. Sì, è questo.

Lo capiranno prima o poi alla Sorbona. Torneremo
dalla lezione al tramonto, compiaciuti
di sapere che l'irrazionale è razionale

finchè una sensazione ci colpirà, in una strada
dorata,
e ti chiamerò per nome mio verde muto fluente.
E tu avrai smesso di girare se non nel cristallo.


                                Wallace  Stevens




                                     ( f )




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