E' vero che per essere capaci di vedere, dobbiamo allontanarci…
" Non si sta bene che altrove ",ha detto qualcuno: è un programma,
una dichiarazione di fede o di sfiducia. Da sempre anime inquiete
trovano nel viaggio un momento in cui la vita vibra a frequenze
inconsuete.L' inaspettato, lo sperdersi ci fa sentire più vivi, attiva
i sensi, sconquassa i pregiudizi.Lo spaesamento rompe gli schemi
mentali in cui incaselliamo il mondo. Si incontrano nuovi odori,
nuovi sapori, cambiano le regole del gioco. Dobbiamo imparare
molto, niente è più scontato, neppure prendere un autobus o
ordinare un piatto al ristorante. Nessuno ci conosce, nessuno
connette il nostro volto a una storia, a un nome. La vecchia
identità non funziona più:veniamo visti e guardati in modo nuovo.
Può essere un momento per cercare un io più vero, più profondo,
oltre i trucchi e le convenzioni. Oppure possiamo provare trucchi
diversi, altre maschere, e in una libertà eccitante ben al di là di
ogni carnevale, esplorare altre vie possibili.
Certo, sommi filosofi hanno mostrato i limiti del viaggio, dell'
andare via come coazione a ripetere, come necessità senza
libertà.
Dice Lao Tzu nel Tao Te King : " Senza uscire dalla porta,
conoscere il mondo1
Senza guardare dalla finestra, vedere la Via del Cielo!
Più lontano si va, meno si conosce.
Perciò il Santo conosce senza viaggiare:egli nomina le cose senza
vederle; egli compie senza azione.".
Del resto è chiaro:c'è chi viaggia sempre e non parte mai, avvolto
in un bozzolo di pregiudizi. C'è chi parte e va lontano, senza
bisogno di viaggiare. C'è chi parte e viaggia e c'è chi non parte e
non viaggia.
Forse il punto non è se stare a casa o partire, ma " come" si sta
nelle partenze o nella stanzialità.
Del resto, Colombo sbagliò strada e finì come sappiamo, con la
scoperta dell' America. E credo che questo succeda spesso al
viaggiatore: cerca una cosa e ne trova un'altra.
E' un bene? E' un male? (…)
Andrea Bocconi da Viaggiare e non partire
Nativi americani, incas, maya e atzechi credo abbiano un idea su se è stato un bene on male lo sbaglio di colombo. Viaggiare o restare dice bene, dipende dall'atteggiamento. Diceva Freak Antoni: con un po' di impegno si può stare male ovunque 😁
RispondiEliminaMolto interessante la frase che hai citato: è vero, anche perché - prima che in ogni luogo della Terra, il bene e il male abitano in noi.
RispondiEliminaGrazie del passaggio e del commento.
Il vero viaggiatore non cerca, il vero viaggiatore trova.
RispondiEliminail vero viaggiatore ha un grande fiuto per trovare.
RispondiEliminaIl vero viaggiatore ha un grande spirito di adattamento.