giovedì 4 luglio 2019

ALTERITA' E VIAGGIO 1

 
 

                                                Avevano parlato a lungo di passione e spiritualità…


(…) Il viaggio è in rapporto con un distacco dall'identico, con una
       frattura dell'ordinario,con un'alterità di cui si va in cerca e che
       nello stesso tempo si incontra.L' intuizione e la percezione di
       un'alterità che affascina sottilmente e con cui ci si confronta,
       sono essenziali al viaggio. Probabilmente nessuno viaggerebbe
       più se fosse sicuro di non incontrare davvero niente di diverso
       rispetto alle coordinate solite di riferimento : ci si limiterebbe
       soltanto a spostamenti più o meno grandi, più o meno piccoli,
       ma sempre solo spostamenti da un luogo all'altro entro un
       universo organizzato dove è già tutto noto.
       Nel viaggio si assiste a un intreccio di alterità, e il viaggio
       stesso diventa tanto più interessante quanto più restituisce a
      se stessi dopo il passaggio intenzionale attraverso una diversità
      riconosciuta come tale, nella sua forza di provocazione e
      insieme di confronto.
      Negli intrecci di alterità del viaggio sono presenti dimensioni
      spaziali e temporali,ma soprattutto umane.Le forme non umane
      di alterità rinviano spesso e spesso suppongono un incontro
      con altri stili di vita, con altre culture, con altre organizzazioni
      del vivere collettivo.
      Un viaggio dalla pianura alla montagna o al mare, e viceversa
      significa tutto questo. E così pure un viaggio tra paesi e culture
      diverse.Ma anche un viaggio all'indietro nel tempo rappresenta
      per eccellenza l'incontro con altre culture, altra umanità o con
      momenti diversi della stessa cultura.
      Senza percezione di alterità e di dislocazione spazio- temporale
      non c'è propriamente viaggio. L'alterità struttura il viaggio in
      due modi diversi: essa può costituire il momento indispensabile
      del passaggio circolare da un'identità iniziale a una stessa
      identità che si ritrova finalmente presso se stessa dopo le
      peripezie del viaggio ( viaggio circolare ), ma può anche
      rappresentare un'uscita dalla propria identità senza più un
      ritorno preciso ( viaggio lineare ).  (…)



                        Franco  Riva    da      Filosofia del viaggio

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