Amarsi non è un punto d'arrivo, ma una ricerca…
DATE A ME
Non abbiamo altro che noi stessi, da donare a chi ci regala vita.
Siamo onde che si formano in risonanza con ciò che ci muove dal
silenzio e ci permette di vibrare.
E come s'apprende nell'abbrivio del cammino, cerco sempre di
ricordare a me stesso quanto fondamentale sia l'accogliere, l'
accettare, l'imparare, piuttosto che il chiudere, il definire e il
credersi.
MATEMATICA DELLE RELAZIONI
L'amarsi è la ricorsione di un differenziale,
come la temperatura ottimale dell'acqua in doccia.
Non un punto d'arrivo, ma una ricerca.
Il fulcro è il tempo:
causa e cura d'ogni cosa;
non certo lo spazio.
Se le urgenze comunicative di una donna
sono direttamente proporzionali alla distanza tra voi
MOLLALA
è tua madre reincarnata.
E non temere il restare singolo,
perché non funzioni cartesiano,
uno e uno, a volte danno uno
o infinito,
a volte due e mezzo,
quando te lo puoi permettere
anche undici,
ma la maggior parte delle volte
danno : uno e uno,
perché la compatibilità di un essere umano con un altro
non è quasi mai commutativa.
L'insoddisfazione
è un problema sistemico e sistematico nelle previsioni,
non nel calcolo.
Purtroppo su questo piano, il valore di una persona
non è dato da coordinate,
ma da quanto essa superi o non raggiunga le aspettative di chi giudica.
E' questione di limiti
considerare solo noi stessi come costanti,
quando si sa che le persone non cambiano,
al massimo imparano.
E' sbagliato quanto dimenticare
che la colpa è sempre distribuita.
Sappiamo tutti che in principio, come pavoni,
ci lanciamo in operazioni e sommatorie,
quasi a cercare di sembrare potenze,
calcolando le probabilità di accoppiamenti,
ma sottraendoci all'ultimo passaggio
per paura di moltiplicarci.
Ma poi il tempo semplifica,
a volte risolve
altre non fa che dividere
o rivelare irrazionalità
e valori negativi.
E perché funzioni,
nell'insieme,
a noi varianti
servono i simboli
per capire le espressioni.
La semplicità di un rapporto interpersonale
è inversamente proporzionale
alla capacità dei soggetti coinvolti di farselo bastare,
proprio come più si ha
meno si è capaci di ammettere di poter essere felici.
***
LA DONNA PERFETTA
Tutto ciò che sai, sai fare e sei, e che manca, quando non ci sei.
Tu mi fai venire voglia di essere migliore
Tu mi fai venire voglia di essere
Tu mi fai venire voglia
Tu mi fai venire
Tu mi fai
Tu.
***
DISSOLVERE ( angoscia sublime d'attimo vivo )
C'è
nel senso del silenzio,
quel non essere che amo.
***
D' ESTINTI BACI EVITATI
Esserti,
in bolla d'abbraccio
che crea e trasporta
trattiene e libera
vitale.
Completare sorrisi
con sorpresa sincera
e tuffarsi sperando di non emergere più.
C'eran davvero universi, fuori dal tuo stringermi?
Perché, e cosa chiedevano a noi fluttuanti?
E fluttuando ci chiedevamo cose e perché,
stringendoci per essere, fuori dagli universi,
sperando di emergere per tuffarsi di più
in sincera sorpresa,
in sorriso completo,
vitale
libertà che trattiene
e trasporta e crea
abbracci di bolle.
Esserti.
***
Va'
Adesso rimetto tutto a posto
tu, non ti preoccupare.
Le virgole e i ponti
rondini e i baci
tornano sordi a tracciare i nodi.
E i forti noi che corron tra bombe
e lascian momenti e respiri,
sicuri d'esser sicuri,
camminiamo l'ora
certi che prima non entri in poi.
Ma guarda il caos, qui,
senti quei fischi
assaggia quei tonfi.
Ehi…
Non mi vedi?
Aspettami, arrivo.
Solo un ultimo foglio
un libro a terra.
Ricordi quel sole?!
No, forse no,
come tutti hai memoria di te
mentre il Noi è solo mio
e l'orizzonte che insegui
non ha tempo per me.
Simone Savogin da Scriverò fin che avrò voce
Nessun commento:
Posta un commento