Se poi mi addormento, forse ricorderò il perché
di questo silenzio da nota persa, di questa pausa
di suono che ora - all'imbrunire - mi attraversa.
Forse era quel gracchiare di giradischi di allora
o forse era il suono cristallino della mia voce,
ma tutto è musica sul tema del passato, anche
quel silenzio guardingo della risalita verso casa,
quando il buio - inseguito da un curvare di fari -
se ne usciva acuito. Poi bastava un fruscìo, un frinire
di grilli a sincopare la regolare musica del cuore.
Ero un vuoto da riempire di vita.
Adesso la mia salvezza è l'armonia certa
della tua voce in attesa sicura.
Adesso è la sonorità del tuo stesso nome
quella che sento mancarmi nella sera.
frida
Davvero splendida
RispondiElimina...e un sorriso a te...
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