sabato 19 gennaio 2019

DEVOZIONI PER OCCASIONI DI EMERGENZA 2


II MEDITAZIONE

(…) I cieli non sono meno costanti per il fatto di muoversi
       continuamente, poiché si muovono continuamente in un  unico
       e identico modo.La terra non è più costante per il fatto di stare
       continuamente ferma, poiché muta continuamente e si dissolve
       in ogni sua parte.L' uomo, che è la parte più nobile della terra,
       si discioglie come fosse una statua, non di terra, ma di neve.
       Vediamo che la sua stessa invidia lo consuma e lo fa magro;
       dirà che è la bellezza altrui a scioglierlo,ma egli sente che una 
       febbre non lo discioglie già come neve, bensì lo riversa fuori
       come piombo, come ferro, come bronzo fuso in una fornace; e
       non soltanto lo discioglie, ma lo calcina, lo riduce ad atomi e a
       ceneri; non ad acqua, ma a calce. E quanto rapidamente?
       Prima che tu riceva risposta, prima che tu concepisca la
       domanda; la terra è il centro del mio corpo, il cielo è il centro
      della mia anima e questi due sono le sedi naturali di questi due;
      ma quelli non vanno di pari passo con questi: il corpo cade
      verso il basso senza esservi spinto, l'anima non sale verso l'alto
      senza esservi tirata; ascensione è passo e misura della mia
      anima, ma precipitazione lo è del mio corpo. E persino gli
      angeli, dei quali il cielo è dimora e che per giunta sono dotati
      di ali, tuttavia ebbero una scala per salire in cielo gradino per
      gradino. Il sole che percorre tante miglia in un minuto, le stelle
      del firmamento che ne percorrono tante di più, non vanno così
      veloci come il mio corpo alla terra. L'istante in cui sento il
      primo assalto del male, sento la vittoria; in un batter d'occhi,
      quasi non vedo più; istantaneamente il gusto è insipido e fatuo;
      istantaneamente l'appetito è torbido e spento; istantaneamente
      le ginocchia sono vacillanti e prive di forza; e in un istante il
      sonno, che è il ritratto, la copia della morte, è tolto, affinché
      l'originale, la morte stessa possa succedergli, affinché io abbia
     la morte dal vivo.Fa parte della punizione di Adamo:"Mangerai
      il pane col sudore della tua fronte ".Per me essa è moltiplicata:
      ho guadagnato il pane col sudore della mia fronte - nel
      travaglio della mia professione - e sudo ancora, e poi ancora,
      dalla fronte alle piante dei piedi, ma non mangio pane, non
      prendo sostentamento: miserevole distribuzione dell'umanità,
      dove una metà manca di cibo e l'altra d'appetito ! (…)


                  
             John  Donne     da     Devozioni per occasioni d'emergenza



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