giovedì 18 ottobre 2018
UNA FRATELLANZA INQUIETA ( Prefazione ) 2
(…) In quanto donna, e nel nome di Eva, so che la coscienza etica
nasce da un atto di trasgressione - che la formazione della
coscienza avviene grazie all'azione trasgressiva. E riconosco
senza nessun sentimentalismo che l'azione umana significativa
è sempre necessariamente trasgressiva - per quanto sia in
partenza innocente e ben intenzionata. L'indipendenza, la
soggettività, sono il frutto di azioni che strappano,sconvolgono,
trasformano, deformano e riformano i modi e le convenzioni e
i costumi della società e della socialità. Senza possibilità di
trasgressione, la soggettività umana appassisce. Deperisce.
Mi prenderò perciò di volta in volta la responsabilità di
esercitare la mia soggettività e lo farò in nome non del
potere,ma della sovranità.
Parlerò di una sovranità intesa come potere di potere. Niente
volontà di potenza. Piuttosto volontà di creazione. Perché si
possa essere tutti, uomini e donne, liberi, e ognuno e ognuna di
noi, differente; perché si possa ogni uno e ogni una farsi artisti
della nostra propria esistenza.
Sono una donna - ripeto . Una - non tutte - insisto. Non
rappresento nessuno, non sono l'esponente di un movimento.
Sono me stessa, singolare, unica. E tuttavia consapevole della
differenza che, in quanto donna, rappresento. Al contrario di
tante donne inconsapevoli, non rifiuto le stimmate della
differenza sessuale; non faccio il calcolo meschino che perderò
le prerogative dell'universalità, se accetto quelle insegne.
Assumo la mia parzialità in piena coscienza di intendere e volere
Conosco molte altre donne così e ne sono fiera e sono orgogliosa
che esistano. Mi aiutano personalmente a riconoscere che dal
fatto di essere una donna, se non lo si combatte, può crescere una
possibilità migliore dell'esistenza. L'essere donna in tal caso è
una chance in più. Perché il rispetto della dignità umana una
donna ce l'ha per istinto. Perché in una società fondata sul
privilegio, sull'orgoglio di nascita, sull'arroganza del sesso - le
donne rappresentano l'elemento veramente umano. Perché una
donna che riconosca la propria differenza non rinuncerà mai al
suo grande amore per un'esistenza libera. (…)
Nadia Fusini da Una fratellanza inquieta ( Donne e uomini oggi )
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