sabato 13 ottobre 2018
SENTIMENTI PER UN ' AUTOBIOGRAFIA 4
(…)L'amore trascende sempre,è l'agente di ogni trascendenza.Apre
il futuro, ma non il futuro che è domani e che si presuppone
certo, ripetizione con variazioni dell'oggi e replica del passato,
bensì il futuro come apertura senza limite ad un'altra vita che
ci appare come la vita in realtà.
Il futuro che attrae anche la Storia.
L'amore ci lancia verso il futuro obbligandoci a trascendere
tutto quello che concede. La sua promessa indecifrabile
squalifica ogni risultato, ogni realizzazione. L'amore è l'agente
di distruzione, poderoso, perché scoprendo l'inanità del suo
oggetto, lascia libero un vuoto, un niente terrificante all'inizio
della percezione. E' l'abisso in cui affonda non solo la cosa
amata, bensì la propria vita,la realtà stessa di chi ama.L'amore
è ciò che scopre la realtà e l'inanità delle cose, ciò che scopre
il non - essere e il niente. Il Dio creativo creò il mondo dal
niente per amore. E chiunque porta con sé un filamento di
questo amore, scopre un giorno il vuoto delle cose e in esse,
perché ogni cosa e ogni essere che conosciamo aspirano oltre
ciò che sono realmente.
E colui che ama rimane agganciato a questa aspirazione, in
questa realtà non riuscita, in questa entelechia ancora non
realizzata e amandola la trascina dal non- essere a un genere
di realtà che sembra totale e che si nasconde e poi svanisce.
E così, l'amore fa transitare, andare e venire tra le zone
antagonistiche dalla realtà: vi si addentra e scopre il suo non-
essere, i suoi inferi.Scopre l'essere e il non essere perché aspira
ad andare oltre l'essere; di ogni progetto. E disfa ogni
consistenza. Distrugge e, per lo stesso motivo, dà luogo alla
coscienza essendo, come è, la vita piena dell'anima. Eleva all'
oscuro l'impeto della vita; quell'avidità che è la vita con il suo
fondo elementare, la porta dell'anima. (…)
Maria Zambrano da Sentimenti per un'autobiografia ( Nascita, amore, pietà )
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