giovedì 25 ottobre 2018
LA VITA, ALTROVE ( Julia Kristeva ) 5
(…) S.D.
Il suo incontro con Philippe Sollers si fonda sulla durata grazie
anche a quel potente slancio - lo dite spesso - che vi ha condotti
l'uno verso l'altra. Faccio bene a chiamarla una " folgorazione
relazionale? ".
JK.
Prima ancora del piacere, c'è stata un'intesa immediata di pelle,
voce, ritmo che arricchisce il pensiero e lo rende sensibile.
Quando ho conosciuto i suoi genitori, ho notato subito che
Philippe assomigliava enormemente a sua madre. C'è una parte
femminile in lui- non nel suo comportamento e nemmeno nel
suo modo di parlare, tagliente, ironico,incisivo,ancorché capace
di profondere tenerezza e finezza. Il suo corpo scattante ed
energico, da calciatore, levigato, né barbuto né rugoso, ha una
sorta di dolcezza che mi mette a mio agio, come per una
immedesimazione sororale, riservata, che a un tratto diventa
esplosiva per marcare i confini del suo territorio. Ricorda lo
spirito pungente dei moralisti e degli scrittori di epistolari del
Grand Siècle che balenavano nel fascino di Madame Joyaux
madre. Per quel che riguarda me, posso dire di avere un pizzico
di bisessualità psichica, mutata dall'identificazione con mio
padre al quale assomiglio fisicamente.In conclusione, potrei dire
che con Philippe formiamo una sorta di coppia a quattro! (…)
Julia Kristeva da La vita, altrove ( Autobiografia come un viaggio )
Nessun commento:
Posta un commento