giovedì 25 ottobre 2018

LA VITA, ALTROVE ( Julia Kristeva ) 3


(…) Come tanti altri io associavo, sognavo una sorta di autoanalisi
       a una sorta di lettura. Sono andata ai seminari di Lacan. Era
       una comunità affascinata dal suo sacerdote che parlava una
      lingua estranea alla lingua francese e che invitata a proseguire
      l'associazione libera che avevo già praticato leggendo i suoi
       Scritti .In ogni caso, il seminario mi è parso più accessibile,
      perché la parola - teatralmente incarnata - diveniva fonte di
      vibrazioni transferenziali più intime benché indefinibili.Ai limiti
      di un'esperienza estetica, religiosa e onirica.
      Ho intrapreso il cammino dell'inconscio…

      D.S.

     Lei descrive questi seminari come vere e proprie sedute di
     psicoterapia di gruppo?

     J.K.

    Effettivamente equivaleva a una seduta psicanalitica. Gli adepti
    si contendevano i termosifoni per piazzare i loro microfoni e
    catturare ciò che il maestro diceva.Lunghi silenzi, frasi assestate
    a un auditorio soggiogato, una lentezza calcolata, era un grande
    attore! Non ricordo più il mio primo incontro con Lacan, ma
  Philippe lo conosceva già e l'ho rivisto a casa nostra in boulevard
   de Port- Royal numero 88: era venuto per bere un bicchiere o
   condividere una cena veloce.Doveva scalare cinque piani a piedi.
   Un uomo generoso e semplice, contrariamente alla leggenda ; e
   ammesso che la semplicità sia una maschera barocca e
   soprattutto del perfetto cattolico, conservo comunque la
   sensazione di questa sua autenticità.Prima della nascita di David
   talvolta mi telefonava nel cuore della notte per avere notizie della
   mia gravidanza e domandarmi se avevo idee per il nome del
   bambino. Mi sono permessa di fargli notare l'ora ! ( Risate ).
   Ci siamo rivisti dopo l'uscita di Polylogue ( 1977 ); forse era
   il momento in cui aveva sciolto la Scuola freudiana?. Fui
   sorpresa di sentir dire che non ero minimamente fatta per le
   Scuole!. Mi aveva invitata a parlare al suo seminario. Ero molto
   lusingata, ma turbata, visto che pochissime persone -  e ancor
   meno donne - avevano ricevuto quest'onore. Ma David, che stava
   mettendo i denti, aveva pianto tutta la notte, e io ero così stanca
   al mattino dopo che ho dovuto annullare il mio intervento. (…)


Julia Kristeva   da  La vita, altrove (  Autobiografia come un viaggio )

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