venerdì 7 settembre 2018

COLETTE ( Lettere a Missy ) 4



Nizza, 27 febbraio 1940

(…)Cara Missy,
      ho lasciato passare molti giorni senza scriverti.Scusami. Il fatto
     è che, com'era da aspettarsi,al mio arrivo mi sono ritrovata
     priva di forze. Malgrado il bel tempo, le uniche cose che volessi
     erano la sedia a sdraio in camera mia e l'ozio. Per tre giorni
     sono uscita unicamente per nutrirmi. C'è voluta più di una
     settimana perché mi sentissi di nuovo " una persona normale" e
     mi interessassi al mondo esterno. Mia figlia è ripartita per
     Parigi. Ho qui con me alcuni amici, e d'altronde non ne
     approfitto troppo.
     Penso che ti piacerà quel mercato di fiori - sempre variato - e
     dove finiamo per non comprare più fiori perché sappiamo che
     non è un mazzo di garofani, un fascio di anemoni o di tulipani
     a piacerci, ma l'intero mercato: quelle bancarelle di garofani,
     quei boschetti di rami di mandorlo, quei bastioni di mimose e
     quei cumuli di mazzolini di violette che -cosa strana- profumano
     di violetta.
     Avrò tue notizie?Una piccola cartolina postale mi farebbe molto
     piacere. Figurati che il mio vecchio fratello è ancora vivo:
     sembra che con il ritmo - molto rallentato - del cuore, il
     prolungarsi della sua vita  sia paradossale. Spero di avere tue
     notizie domani tramite mia nipote.
     Cara Missy, penso a te molto più di quanto dia a vedere. Queste
     giornate primaverili, di cui mi parla Maurice, ti fanno piacere?
     Maurice lavora come un pazzo per poter passare quattro giorni
     qui e poi riaccompagnarmi.
     Ti abbraccio, cara Missy, e sono di tutto cuore la tua vecchia
     amica

                           Colette    (…)


           Colette  da    Lettere a Missy

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